VIVERE ALLA GIORNATA
Una larga vittoria dopo la larga sconfitta di Roma. La Fiorentina si è rimessa in cammino verso una difficile ma irrinunciabile rincorsa alla qualificazione nell’Europa League. Risposta sufficiente, per non dire buona. Il primo gol stagionale di Borja Valero, una rete di Babacar con deviazione di Samir, un rigore di Bernardeschi. L’inizio, ovvero un lungo periodo del primo tempo, non prometteva tutto quello di buono e di facile che poi è avvenuto, ma qui comincia e qui finisce la ricerca del pelo nell’uovo.
Sousa qualche sorpresa nella formazione se l’è concessa anche stavolta. Tutti si aspettavano il rientro di Kalinic e invece ha giocato Babacar come se il tecnico viola avesse voluto dare un seguito, o una conferma, al giudizio espresso dopo la partita di Roma quando aveva elogiato un molto deludente Babacar.
Stavolta il centravanti viola ha avuto, gol un po’ fortunoso a parte, un buon rendimento e quando ha lasciato il campo per la sostituzione con Kalinic ha avuto la sua fetta di applausi. Ma, Babacar a parte, merita stavolta molta considerazione la prova di Borja Valero che non soltanto ha segnato un raro gol, ma ha anche giocato bene in più ruoli, anche se con il suo moto lentamente perpetuo si rischia di identificare con difficoltà la sua posizione. Più difficile è stata la serata di Chiesa che ha trovato un marcatore tenace e astuto come Samir finendo per incaponirsi in una duello personale con l’avversario.
La squadra, nel suo complesso, ha giocato come meglio e più le piace, cioè lenta, pensante, freddina, ma ogni tanto capace di imprimere un tocco di sveltezza soprattutto con Bernardeschi.
C’è stato spazio anche per un promettente, anche se breve, debutto in viola per Saponara in un finale con una formazione rischiosa che però non rischiava più nulla davanti a una Udinese rassegnata. Dunque, riprende il suo ondivago cammino la Fiorentina sul cui conto bisogna rassegnarsi a vivere alla giornata, cioè a prendere atto di quello che succede di buono o di meno buono, senza azzardarsi a enunciazioni definitive.