«Basta valzer di nomi Matteo alla direzione porti 5 idee concrete»
«Io ci sarò. Ma per favore basta parlare di nomi, date del congresso e delle elezioni: rischiamo di diventare tutti, me compreso, insopportabili». Enrico Rossi, governatore della Toscana, oggi sarà a San Bartolo a Cintoia per confrontarsi con Michele Emiliano e Roberto Speranza, entrambi pronti come lui a contendere la leadership del Pd a Matteo Renzi. «Mi auguro che sia un’occasione per discutere di problemi concreti, come la disoccupazione e la crescente povertà», dice Rossi.
1) «Dobbiamo riscoprire i valori del socialismo, come l’uguaglianza e la ridistribuzione della ricchezza. Dobbiamo pensare a rappresentare e tutelare i ceti più deboli, come i lavoratori precari e le partite Iva, mondi con cui abbiamo perso una connessione. E bisogna riorganizzare il partito, andando oltre la contrapposizione tra il partito liquido e la forma del vecchio partito di massa».
2) «Io non sono in maggioranza né in minoranza. Io sono Enrico Rossi e porto un contributo di idee. Aspetto le proposte di Renzi e degli altri candidati, così ci confronteremo sulle idee e su queste potranno nascere delle convergenze concrete. Ho consigliato al segretario in carica, anche su Facebook, di portare alla direzione di lunedì cinque proposte concrete: misure di lotta alla povertà, contro la disoccupazione giovanile, a favore dei terremotati e della ricostruzione, proposte di revisione del Jobs Act per limitare il precariato e l’impegno a promuovere il diritto di cittadinanza per gli immigrati. Così spiazzerebbe tutti».
3) «Ho una storia, un percorso e dei riferimenti diversi rispetto a Pisapia, che ha avuto una lunga militanza in Rifondazione Comunista, ma lo stimo e gli auguro di costruire bene il suo Campo Progressista. Riguardo all’accusa di trattare Renzi da nemico: semplicemente non è vero, io sono sempre stato leale con il segretario. Agli amici renziani che portano ad esempio il tentativo di Pisapia si potrebbe rispondere con ironia che la sinistra che sta fuori dal partito sembra sempre migliore di quella che sta dentro... È come se io dicessi che i blairiani non renziani sono migliori di quelli renziani. Sono sciocchezze, diciamoci la verità».
Stimo Pisapia, ma ai renziani che lo lodano dico che la sinistra esterna sembra sempre meglio di quella interna
4) «Dal mio punto di vista, lo zero per cento. Perché è un’ipotesi che non va neanche presa in considerazione. E basta con gli ultimatum e i penultimatum: continuando così diamo solo l’idea di un ceto politico autoreferenziale».