Corriere Fiorentino

Cliniche per recuperare San Salvi

Il direttore dell’Asl: «Nel piano per l’ex manicomio residenze per anziani e disabili»

- Antonio Passanese

Il vecchio piano per il rilancio di San Salvi che prevedeva anche la possibilit­à di residenze private per anziani e disabili sembrava morto e sepolto. In realtà, quel protocollo tra Asl e Comune sarà presto rivisto. Con l’azienda sanitaria che torna alla carica per il recupero dell’ex manicomio anche attraverso la possibilit­à di cliniche private.

L’accelerazi­one dopo anni di stallo e di polemiche arriva dopo lo sgombero di Villa Panico. Ora l’Asl è concentrat­a ancora sulle operazioni di bonifica a distanza di quasi due settimane dal blitz contro gli anarchici che occupavano l’immobile e che in dieci anni hanno accumulato montagne di rifiuti. Dodici tonnellate per la precisione. Nelle stanze, nei corridoi e nel giardino di quell’edificio Ottocentes­co semi distrutto gli operai che si stanno occupando (a fatica) della bonifica hanno trovato di tutto: una pila di eternit, frigorifer­i, bombole del gas, estintori, reti e materassi, frigorifer­i, pneumatici, resti di biciclette, siringhe, decine di lattine d’olio, televisori cannibaliz­zati, centinaia di bottiglie e anche alcuni vibratori («La rivoluzion­e deve anche essere un piacere...», se la sghignazza­no due operai nel maneggiare gli oggetti). Non solo. Nel retro della villa, coperte da teloni di plastica bianca, erano parcheggia­te due carcasse di auto (altre 16 erano state portate via nel novembre scortro so) con finestrini e lunotti in frantumi e un scooterone. Dall’Asl spiegano che per ripulire «ci vorrà ancora una settimana».

Dopodiché i vertici dell’azienda sanitaria siederanno di nuovo attorno a un tavolo con Palazzo Vecchio, visto anche l’appello l’ultimatum lanciato dal sindaco Nardella nell’intervista rilasciata al Corriere Fiorentino il due febbraio scorso («Ora non ci sono più scuse, l’Asl ora riqualific­hi l’area»).

Dall’Asl assicurano che en- breve tempo tutto l’ex manicomio di Firenze cambierà volto. Lo dice il nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria Toscana Centro Emanuele Gori che a marzo sarà ascoltato dalla commission­e urbanistic­a di Palazzo Vecchio. Lo ha convocato il presidente Leonardo Bieber per capire quale sarà il futuro di San Salvi: «Bene lo sgombero e la bodifica — commenta Bieber — ma ora quell’area deve trovare una sua collocazio­ne. Ci sono due progetti in campo, quello dell’associazio­ne “Per la memoria viva di San Salvi” e Chille de la balanza (già approvato dal Consiglio comunale, ndr) e quello dei comitati e degli architetti. La Asl ci dica cosa vuole fare per riqualific­are San Salvi».

Gori, a quella riunione, non ci andrà impreparat­o perché un’idea ce l’ha. Ma ne vuole prima discutere con Stefania Saccardi, Dario Nardella e Sara Funaro, con cui è previsto un summit la prossima settimana. «Arriveremo a quell’incontro con un progetto già definito, con un protocollo — spiega il direttore generale — Noi pensiamo che l’ex manicomio, insieme ad altre strutture, possa essere vocato alla residenzia­lità privata. Adesso stiamo riprendend­o in mano la situazione ma alla convocazio­ne della commission­e urbanistic­a arriveremo con le idee chiare».

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 ??  ?? Ritorno alla normalità I lavori di bonifica ordinati dall’Asl a Villa Panico dopo lo sgombero degli anarchici
Ritorno alla normalità I lavori di bonifica ordinati dall’Asl a Villa Panico dopo lo sgombero degli anarchici

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