GIUBBE NUOVE ARTE E MUSICA AL CAFFÉ
Lo storico locale di piazza della Repubblica cambia pelle ma resta se stesso Gli arredi firmati da Jacques Garcia rimandano alla Belle Époque Nella programmazione degli eventi gusto, fotografia, design e moda
Divani bianchi profilati di rosso, tavoli bassi marmorizzati con gambe oro, sedie impagliate mordoré. Atmosfere a metà strada tra la Belle Époque e il parigino hotel Costes, creato dal guru dell’arredamento Jacques Garcia.
Il restyling dello storico Caffè letterario Giubbe Rosse di Piazza della Repubblica a Firenze è appena partito ma già si respira aria nuova. La sera gli avventori (in questi giorni si è visto anche Elio protagonista con Francesco Micheli al teatro Niccolini di Cantiere Opera) possono cenare ascoltando concerti a 4 mani su pianoforte, mentre al mattino per la colazione il menù si è arricchito di dolci e salati sfornati da maestri pasticceri. Una nuova ripartenza per il celebre locale che fondato nel 1897 dai fratelli Reininghaus (fabbricanti di birra tedeschi) dal 1913 divenne sede fissa dei futuristi fiorentini, trasformandosi in luogo di incontro per letterati e artisti italiani e stranieri. Ancora oggi all’interno «dove poco potrà essere cambiato per motivi di tutela del patrimonio storico — raccontano il nuovo direttore Mirko Mecocci e Lorenza Bianda amministratore delegato della nuova società elvetica proprietaria — si possono riconoscere arredi e simboli del tempo passato».
I dipinti appesi alle pareti, i manifesti incorniciati, le grandi vetrate colorate come le applique dalla luce soffusa che sulla ventola hanno ancora i ricami originali del nome del caffè. «L’idea della nuova proprietà — continua Lorenza Bianda — è quella di tornare a valorizzare la tradizione di questo luogo dandogli una nuova chance di frequentazione aperta a tutta la città». I fiorentini prima di tutto. «A loro vogliamo consegnare l’opportunità di scegliere una sosta di qualità nel loro centro storico: per mangiare, fare un aperitivo, partecipare alla vita culturale contemporanea».
Nel programma in via di lavorazione e che potrebbe prevedere anche appuntamenti gourmet e degustazioni per il prossimo Taste di marzo, presto verranno inserite date con mostre e incontri con fotogra-
fi-artisti. «Massimo Listri è una nome che ci piace molto. E poi oltre alla presentazioni di libri stiamo studiando anche la preparazione di eventi — aggiunge il direttore Mecocci — capaci di dialogano con chi rappresenta i valori, dell’arte ma anche della moda e del design della Firenze di oggi». Tra i primi appuntamenti già confermati l’8 marzo c’è un pranzo (su invito) a oltre 200 donne della città. «Un happy lunch — spiega Bianda — con cui ci presentiamo al pubblico femminile di Firenze per far conoscere quello che vorremmo diventasse l’estensione del loro salotto di casa. Un luogo anche dove fare relazioni, far crescere amicizie e, perché no parlare di lavoro».