Gondi, 45 anni di-vini (degustazione a Palazzo)
Una serata al bicchiere. Le cantine toscane sbancano gli Usa
BuyWine Il più citato dalla stampa internazionale è il Brunello. Crescono Cina e Regno Unito
La storia di un vino si intreccia con la storia di una famiglia e di un bellissimo Palazzo del centro di Firenze. Nel 1972 il Marchese Bernardo Gondi entrò nell’azienda di famiglia e gestì la sua prima vendemmia Villa Bossi Chianti Rufina Docg, il vino emblema della tenuta. Dopo 45 anni, i figli Gerardo e Lapo, hanno voluto festeggiare il padre con una verticale che ha ripercorso la storia di questo vino, attraverso 10 vendemmie particolarmente significative, a partire dagli anni Settanta, fino al 2007.
Nel salone rinascimentale di Palazzo Gondi, costruito nel 1489 su disegno di Giuliano da Sangallo, giornalisti e operatori del settore provenienti da tutto il mondo, hanno potuto degustare vini dai grandi profumi, maturati in botti di rovere e barriques, corposi e fruttati, graffianti e più morbidi, seguendone l’evoluzione e i cambiamenti subiti negli anni. A condurre la degustazione, lo stesso Marchese Bernardo, l’enologo Fabrizio Moltard e il delegato Ais di Firenze Massimo Castellani. Amore, passione, voglia di crescere e di fare sempre meglio, trasparivano dalle parole di Bernardo Gondi, che ha voluto iniziare la degustazione con l’annata 1978, quella del suo matrimonio.
Una degustazione-celebrazione quella di ieri avvenuta mentre a Firenze era in corso BuyWine, iniziativa commerciale del vino toscano con circa 200 buyer provenienti da 35 paesi, alla Fortezza da Basso, organizzata da Regione Toscana in collaborazione con Camera di Commercio di Firenze: una manifestazione da cui emergono dati rassicuranti sulla tenuta dei nostri vini. La loro reputazione è infatti molto alta e lo testimonia la presenza di articoli usciti, a vario titolo, su oltre 50 testate internazionali, con citazioni di vini toscani. Al top delle citazioni si trova il Bru- nello seguito da Chianti, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano. Per quanto riguarda l’export gli Stati Uniti resta il più grande paese consumatore di vini al mondo e primo importatore di vini italiani, ma anche il Regno Unito sta consolidando una propria posizione e la Cina è alle porte. Tradotto in bottiglie gli Stati Uniti hanno acquistato per 139 milioni di euro di export, la Germania per 62 milioni, il Canada (34 milioni), il Regno Unito (25 milioni) e la Svizzera con 21 milioni di euro. E non si tratta solo di «rosso». Venendo ai numeri il fatturato 2016 per quanto concerne i 16 Consorzi toscani che hanno partecipato ad Anteprime 2017, (all’interno di BuyWine) supera la cifra di 1 miliardo di euro, il 55% in più rispetto a dieci anni fa. Nel 2016 l’export di vini toscani DOP (doc/doc) ha raggiunto la cifra record di 586 milioni di euro con un incremento di oltre il 2 % rispetto al 2015 e del 10,4% in più rispetto al 2014.