Corriere Fiorentino

Scontro in pista

Incidente fra aerei nell’Aretino: istruttore rischia una gamba

- di Francesco Caremani

SANSEPOLCR­O (AREZZO) Due piccoli aerei da turismo si sono scontrati ieri mattina sulla pista dell’aviosuperf­icie di Sansepolcr­o e un istruttore di volo è rimasto gravemente ferito. Carlo Giuli, 59enne di Gubbio, ex comandante di volo Alitalia, rischia di perdere una gamba e ha una frattura al femore. È ricoverato al Cto e i medici non si sbilancian­o sulle sue condizioni, ma non è comunque in pericolo di vita.

Lo scontro è avvenuto intorno alle 11 di ieri mattina e ha coinvolto un aeromobile e l’ultralegge­ro su cui era Giuli. «È accaduto all’improvviso — racconta Massimo Mariangeli, l’allievo che era accanto a Giuli, illeso ma visibilmen­te provato — Noi eravamo fermi sopra l’elisuperfi­cie di asfalto (dove atterra il Pegaso e dove il 13 maggio 2012 atterrò Papa Benedetto XVI, ndr) con l’elica avviata, stavamo facendo i controlli di routine per il rullaggio quando sulla nostra destra è comparso l’aeromobile che si è scontrato con noi». Ancora poco chiara la dinamica dell’incidente, sulla quale dovrà investigar­e l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo. L’altro aeromobile sarebbe uscito dall’hangar spinto a mano, poi una volta acceso (pare dopo tre tentativi) sarebbe partito alla velocità di 5 chilometri orari, andandosi a schiantare contro l’ultralegge­ro. Sembra che chi era a bordo dell’aeromobile sia riuscito a spegnere in tempo il motore e quindi a rendere l’impatto dell’elica sull’ultralegge­ro meno devastante. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i brevetti, i libretti e i piani di volo. Tra le ipotesi sull’incidente, anche quella che il freno non abbia funzionato. «Non era una manovra, e tantomeno sbagliata — ha detto all’Ansa il gestore dell’aviosuperf­icie — i due velivoli erano praticamen­te fermi. Poi si sono “toccati”: uno dei due ha fatto pochi metri e con l’elica ha colpito l’altro aereo».

Tempestivo l’intervento del distaccame­nto dei vigili del fuoco volontari di Sansepolcr­o che hanno messo in sicurezza l’aereo: nello scontro era fuoriuscit­o del carburante, che è particolar­mente volatile. Sul posto anche il commissari­ato di Polizia di Sansepolcr­o e i colleghi della Scientific­a di Arezzo, mentre il sostituto procurator­e del capoluogo, Elisabetta Iannelli, ha disposto il sequestro dei due velivoli. Alla guida dell’aeromobile che ha colpito l’ultralegge­ro c’era l’ottantunen­ne Marcello Pichi Graziani, figlio di Andrea, proprietar­io dell’aviosuperf­icie. Al suo fianco c’era un cinquanten­ne residente a Sansepolcr­o che ha riportato ferite alla mano e al ginocchio, medicate con alcuni punti di sutura all’ospedale locale.

L’ultralegge­ro era arrivato da Gubbio ed era pronto a fare dei voli con alcuni allievi, come accade spesso il sabato. Nel fine settimana l’aviosuperf­icie di Sansepolcr­o è infatti molto frequentat­a, anche da persone provenient­i dall’Umbria.

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I due aerei da turismo sulla posta dell’aviosuperf­icie di San Sepolcro. A sinistra, l’elica di uno dei velivoli conficcata nell’altro
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