Vescovo e sindaco insieme: liberate San Francesco
Arezzo, appello al ministero per aprire senza limiti e biglietti: le chiese parlano a tutti, con l’arte
AREZZO «Non siamo d’accordo con la musealizzazione di un luogo di culto. Le chiese devono accogliere chiunque e parlare ad ogni persona anche attraverso l’arte racchiusa al loro interno». Pensiero condiviso quello dell’arcivescovo di Arezzo Riccardo Fontana e del sindaco Alessandro Ghinelli. La questione, ormai da anni al centro del dibattito cittadino e non solo, è quella collegata al biglietto d’ingresso necessario per visitare una parte della basilica di San Francesco che racchiude un vero e proprio tesoro: la Cappella Bacci con il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, dipinti da Piero della Francesca tra il 1452 ed il 1466. Migliaia di visitatori accorrono ogni anno per ammirare «Il sogno di Costantino», «la Battaglia di Costantino e Massenzio» e «Il ritrovamento e la verifica della Vera Croce».
Ma, mentre un’ala della basilica è aperta ai fedeli e accessibile — sebbene non in maniera così intuitiva — all’altra si accede soltanto pagando il ticket a una società esterna del ministero. Otto euro quello intero, cinque il ridotto. Per motivi di sicurezza inoltre, sono ammesse alla visita un massimo 25 persone per turno che ha una durata complessiva di 30 minuti. Per questo la prenotazione è obbligatoria.
Una scelta che fin da subito non ha trovato il consenso di tutti ed è stata contestata in più occasioni sia dai turisti che dalle istituzioni. «Per come è concepito adesso — dichiara il sindaco Alessandro Ghinelli — anche lo stesso accesso in chiesa per motivi religiosi diventa difficoltoso. Da tempo stiamo cercando, insieme alla Sovrintendenza, una soluzione condivisa. Un progetto che abbiamo elaborato e che riuscirebbe a svincolare la Cappella Bacci, è quello di un ascensore esterno. In questo modo il flusso di ingressi di turisti e fedeli resterebbe separato».
Per il 2016, anno del Giubileo, sindaco e vescovo avevano chiesto che fossero sospesi i ticket ma il Polo museale Toscano non ha accolto la proposta.
Come fanno sapere dall’Arcivescovato, il loro augurio adesso è che la chiesa venga riaperta ai fedeli senza che gli accessi siano limitati in qualche modo. Infatti il vescovo Fontana ha sottolineato più volte che i celebri affreschi non rappresentano soltanto una delle pietre miliari della storia dell’arte ma anche uno dei maggiori capolavori di rappresentazione religiosa e tutti i fedeli dovrebbero poter ammirarli.