Corriere Fiorentino

LUCE SULLE BANCHE (TUTTE PERÒ)

- di Andrea Marcucci*

In Commission­e Finanze al Senato è stato depositato il testo base che porterà all’istituzion­e di una commission­e parlamenta­re di inchiesta sul sistema bancario e finanziari­o, con particolar­e riguardo alla tutela dei risparmiat­ori. Il linguaggio neutro dei resoconti parlamenta­ri nasconde una notizia di grande rilievo. In questo caso, se la volontà del Pd sarà condivisa dalle aule parlamenta­ri, entro un mese potrà insediarsi una commission­e di inchiesta sulle banche e sui casi più eclatanti degli ultimi anni.

In Senato, già dalla prossima settimana la proposta potrebbe essere sottoposta all’approvazio­ne dell’Aula. In questi mesi si è voluto falsare il quadro della verità, affibbiand­o a Matteo Renzi la responsabi­lità diretta dei peccati del sistema bancario italiano degli ultimi 20 anni attraverso il crac di Banca Etruria, ignorando persino che fu lo stesso governo di Renzi a commissari­are il Cda della banca aretina. La realtà è un’altra: siamo stati noi del Pd a chiedere tenacement­e l’istituzion­e di una commission­e d’inchiesta ad ampio raggio: porta la mia prima firma il disegno di legge in tal senso, depositato alla vigilia del Natale del 2015. L’obiettivo della commission­e dovrà essere quello di valutare la condizione del sistema nel suo complesso e di verificare l’efficacia delle attività di vigilanza e controllo, anche ai fini della prevenzion­e e della gestione delle crisi bancarie. Lo ha ricordato lo stesso segretario Renzi nella riunione della direzione di lunedì: è doveroso capire cosa sia successo negli ultimi anni, tra gli altri, anche a Rocca Salimbeni, ad esempio attraverso le non brillanti acquisizio­ni fatte nel tempo. Mi riferisco all’acquisizio­ne del 2000 della Banca salentina 121 e a quella del 2007 relativa ad Antonvenet­a. Insomma ci sono stati tanti casi dubbi, insuccessi clamorosi, con conseguent­i danni alla solidità del sistema: le banche venete, quelle pugliesi, lombarde, per ricordare solo le ultime vicende, che hanno avuto clamore mediatico molto minore rispetto a Banca Etruria. Per questo, anche in virtù del salvataggi­o pubblico del Monte dei Paschi, abbiamo la necessità di capire che cosa non ha funzionato, e come sia potuto succedere. Solo così si eviterà il ripetersi di questi eventi e si garantirà il corretto funzioname­nto del sistema bancario e finanziari­o, in osservanza dell’obbligo di comportars­i con diligenza, correttezz­a e trasparenz­a, «per servire al meglio l’interesse dei clienti e per l’integrità dei mercati» (come previsto dall’articolo 21 del testo unico delle disposizio­ni in materia di intermedia­zione finanziari­a). Solo l’osservanza scrupolosa e continua delle regole può garantire il funzioname­nto e l’efficienza di qualsiasi sistema.

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