Benvenuti nel Borussia Park, lo stadio che è anche attrazione
Sempre pieno, in dodici anni ha permesso al Gladbach di quadruplicare il fatturato
MÖNCHENGLADBACH «La Fiorentina nella giungla del Borussia». Il titolo della Bild di martedì mattina, fotografa perfettamente il clima che si respira da queste parti. Mönchengladbach è una città della Vestfalia (250 mila abitanti circa) a due passi dall’Olanda a zero vocazione turistica: «Volete qualcosa di interessante da visitare? Fate un giro a Colonia», racconta un barista italiano che lavora nella piazza principale.
Basta fare un giro per il centro però per capire che un punto in comune con Firenze c’è: il calcio. I più giovani girano con cappellino e zainetto presi agli shop ufficiali del Gladbach, i più anziani invece raccontano delle gesta mitiche dei Puledri anni ’70. Capaci vincere 5 scudetti di fila e due coppe Uefa. Storia e passione per i colori neroverdi che si ritrovano tutte al Borussia Park. Il gioiellino a 10 minuti di auto dal centro che in appena dodici anni ha più che quadruplicato gli introiti del club: dai 40 milioni iniziali, i tedeschi sono arrivati a fatturare 180 milioni l’anno, un terzo più della Fiorentina.
Non basta però. Perché dopo aver costruito campi per il settore giovanile proprio accanto allo stadio, il club sta costruendo un hotel. Che porterà altri introiti nelle casse e migliorerà uno stadio già oggi a cinque stelle. Costruito in appena due anni, il Borussia Park è costato 87 milioni di euro e ha ormai 13 anni. Dal 2004 ospita le partite del Gladbach con una media di oltre 50 mila tifosi a partita. Già, perché da queste parti il tutto esaurito è consuetudine. Anche se la squadra va male, se piove o se l’avversario è di basso livello.
Poi ci sono i servizi. Che in Italia restano una chimera e che qui sono la base per l’accoglienza dei tifosi. La birra per esempio la puoi trovare ovunque. Ci sono bar (tutti rigorosamente addobbati con le foto di chi ha fatto la storia del club), ristoranti, pub, con i commessi che servono cibo e bevande vestiti coi colori sociali del Gladbach. L’enorme parco che circonda lo stadio invece concede (oltre ai parcheggi auto) ampio spazio a relax e divertimenti. Alla società però interessa anche il lato economico-sportivo della cosa: «Nelle statistiche Uefa per numero di spettatori siamo all’undicesimo posto in Europa», spiega il presidente Rolf Koenigs. Un piccolo club come il Gladbach vicinissimo alla top ten delle presenze allo stadio in Europa. Già questo dimostra l’importanza di un impianto del genere.
Logico che il mercato della squadra si possa fare con una base economica solida. Anche perché giustamente il Borussia sfrutta l’impianto tutta la settimana: fare un giro per godersi la vista dalle tribune costa 9 euro, mentre lo store ufficiale accanto alla tribuna apre ogni mattina e vende di tutto. Dalle classiche maglie da gioco ai gadget più strani, tipo la federa del cuscino con il simbolo del Borussia o la famosa sciarpa con scritto «A german team» inventata da quel tifoso del Celtic che proprio non riusciva a scrivere Monchengladbach. In attesa del nuovo stadio, dunque, i viola entreranno in uno stadio vero. Che porta soldi e aumenta il fascino della sfida.