Uccide la moglie col cavo del pc Poi all’amico: che sciocchezza
«Una coppia come le altre. Lui è sempre stata una brava persona, disponibile» dicono i vicini. La classica frase di un paese sotto choc descrive davvero la vita che si erano costruiti Anna Costanzo e Alberto Novembri. Si erano sposati un anno e mezzo fa, dopo anni di convivenza e due divorzi alle spalle. Lei, 68 anni santostefanina doc, 4 figli dal precedente marito, che già a sua volta ne aveva altri 3 con la compagna precedente; Novembri, 70 anni di Orbetello, tre figli con l’ex moglie. Una famiglia allargata. «Erano in buoni rapporti, lui era una persona buona» dice stordita Linda Rose, figliastra di Costanzo. Anche nel condominio di Pozzarello la gente è incredula. Novembri non solo era un vicino di casa, ma era il gestore del condominio: quello che andava negli appartamenti quando c’era un guasto, che si occupava del gasolio per il riscaldamento. «Era sempre disponibile» dice una vicina. Una volta in pensione da cuoco della mensa all’ospedale di Orbetello, infatti, l’uomo si era dedicato a piccoli lavoretti e alla moglie. Il giorno prima del delitto li avevano visti passeggiare insieme. E se Novembri era noto, Costanzo era davvero una donna del paese. «La conoscevo da molti anni — dice il sindaco dell’Argentario Arturo Cerulli — Mi è stata vicina in campagna elettorale». Anche Cerulli è incredulo: «Li avevo sposati un anno e mezzo fa — continua — Quando ho saputo ho chiesto ai servizi sociali se ci fosse una situazione di disagio, ma non risulta niente. Nessuno poteva immaginarsi un epilogo simile». (Al.Fae.)