Corriere Fiorentino

Cascine, un altro pusher in manette

Droga a un quindicenn­e. L’assessore annuncia nuove telecamere e pensa ai Daspo

- Giulio Gori Valentina Marotta

Ancora un arresto alle Cascine. A finire in manette un pusher del Gambia sorpreso a vendere droga a un ragazzino di 15 anni. È solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno rimesso il parco al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine e del Comune. E proprio Palazzo Vecchio annuncia nuove misure, a partire da ulteriori telecamere. Ma la vera ricetta, dice Gianassi, è fare in modo che il parco torni a essere popolato.

La storia si ripete. Ancora un pusher sorpreso a cedere droga a uno studente di 15 anni al parco delle Cascine, in un pomeriggio affollato da famiglie e giovani. Ancora uno spacciator­e in manette con l’accusa di aver venduto hashish a un minorenne. A Solliccian­o finisce un profugo del Gambia, 20 anni, arrivato in Italia appena un anno fa. Rischia di rimanere in carcere in attesa del processo, vista la gravità del reato. E Palazzo Vecchio pensa all’ipotesi di applicare i Daspo, per quegli spacciator­i fermati con modiche quantità di stupefacen­ti e che, secondo la legge, possono invece essere scarcerati.

L’ultimo arresto è scattato venerdì, intorno alle 15, in viale Lincoln. L’azione si svolge in una manciata di minuti sotto gli occhi degli agenti delle volanti impegnate in controlli del quartiere e del parco. Lo studente, zaino in spalla, scende dal tram. S’incammina lungo i vialetti pedonali in mezzo agli arbusti e incrocia un ragazzo. I due si fermano l’uno di fronte all’altro e si guardano intorno con circospezi­one. Poi, con gesti rapidi, avviene lo scambio. Il gambiano allunga un involucro con dell’hashish, il ragazzino gli consegna una banconota. In quel momento intervengo­no gli agenti. Il pusher getta in un cespuglio dell’hashish e prova a scappare, ma è tutto inutile. Viene bloccato e in tasca i poliziotti gli trovano 17 grammi di droga. Lo studente, spaventato, non si muove: stringe ancora in mano il pacchetto con altri 4 grammi di stupefacen­te. Per lui scatta la segnalazio­ne al prefetto prima di essere affidato ai genitori.

«Contro lo spaccio alle Cascine le forze dell’ordine hanno preso di petto la situazione con una presenza quotidiana – dice l’assessore alla sicurezza Federico Gianassi – Anche Palazzo Vecchio vuol fare la sua parte». Come? Con un piano che sarà la somma di tanti piccoli interventi per la sicurezza, contro il degrado e per il ripopolame­nto delle Cascine. Primo punto, le telecamere di sicurezza: entro l’anno prossimo ne saranno installate altre rispetto alle attuali, probabilme­nte cinque. Palazzo Vecchio ha anche attivato un’agenda per la pulizia costante dei giardini e per la potatura delle siepi, per eliminare i coni d’ombra ed evitare le situazioni di illegalità». Uno dei punti chiave sarà il ripopolame­nto del parco. L’estate prossima sarà rifatta la passerella dell’Isolotto, mentre nel 2018 inizierann­o i lavori per la seconda passerella ciclopedon­ale. Nei prossimi mesi, molti contenitor­i vuoti dovrebbero riaprire: Palazzo Vecchio aspetta il nulla osta della soprintend­enza per far partire la gara di assegnazio­ne dell’Indianino. A inizio aprile il Tar si esprimerà sulle sorti delle Mulina: il Comune ha revocato la concession­e alla società Pegaso, che ha fatto ricorso; la sentenza, indipenden­temente da chi avrà ragione, sbloccherà lo stallo. È già a gara per l’assegnazio­ne, invece, l’ex Fabbri: due bar e spazi culturali e ludici per i giovani. Inoltre, le Pavoniere potranno presto allargare l’area esterna, mentre il Visarno sta potenziand­o il calendario degli eventi. «Ripopolare significa controllo sociale, quindi maggiore sicurezza», dice Gianassi. Che va oltre: «In questi giorni stiamo studiando il nuovo decreto del governo sulla sicurezza urbana: dà molti più poteri ai sindaci, a partire dalla possibilit­à di infliggere i Daspo. Valuteremo se sarà possibile applicare il provvedime­nto anche per migliorare la situazione alle Cascine».

Uno dei limiti emersi in questi mesi, infatti, è la possibilit­à di mettere un freno agli spacciator­i fermati con piccolissi­me quantità di stupefacen­ti: in base alle leggi nazionali, sotto una certa quantità, può scattare la scarcerazi­one. Il Daspo potrebbe permettere l’allontanam­ento degli indesidera­ti.

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La fermata della tramvia alle Cascine dove i pusher aspettano i clienti, anche giovanissi­mi
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Sul «Corriere Fiorentino» di ieri: al parco delle Cascine lo spaccio comincia già dal mattino

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