Cascine, un altro pusher in manette
Droga a un quindicenne. L’assessore annuncia nuove telecamere e pensa ai Daspo
Ancora un arresto alle Cascine. A finire in manette un pusher del Gambia sorpreso a vendere droga a un ragazzino di 15 anni. È solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno rimesso il parco al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine e del Comune. E proprio Palazzo Vecchio annuncia nuove misure, a partire da ulteriori telecamere. Ma la vera ricetta, dice Gianassi, è fare in modo che il parco torni a essere popolato.
La storia si ripete. Ancora un pusher sorpreso a cedere droga a uno studente di 15 anni al parco delle Cascine, in un pomeriggio affollato da famiglie e giovani. Ancora uno spacciatore in manette con l’accusa di aver venduto hashish a un minorenne. A Sollicciano finisce un profugo del Gambia, 20 anni, arrivato in Italia appena un anno fa. Rischia di rimanere in carcere in attesa del processo, vista la gravità del reato. E Palazzo Vecchio pensa all’ipotesi di applicare i Daspo, per quegli spacciatori fermati con modiche quantità di stupefacenti e che, secondo la legge, possono invece essere scarcerati.
L’ultimo arresto è scattato venerdì, intorno alle 15, in viale Lincoln. L’azione si svolge in una manciata di minuti sotto gli occhi degli agenti delle volanti impegnate in controlli del quartiere e del parco. Lo studente, zaino in spalla, scende dal tram. S’incammina lungo i vialetti pedonali in mezzo agli arbusti e incrocia un ragazzo. I due si fermano l’uno di fronte all’altro e si guardano intorno con circospezione. Poi, con gesti rapidi, avviene lo scambio. Il gambiano allunga un involucro con dell’hashish, il ragazzino gli consegna una banconota. In quel momento intervengono gli agenti. Il pusher getta in un cespuglio dell’hashish e prova a scappare, ma è tutto inutile. Viene bloccato e in tasca i poliziotti gli trovano 17 grammi di droga. Lo studente, spaventato, non si muove: stringe ancora in mano il pacchetto con altri 4 grammi di stupefacente. Per lui scatta la segnalazione al prefetto prima di essere affidato ai genitori.
«Contro lo spaccio alle Cascine le forze dell’ordine hanno preso di petto la situazione con una presenza quotidiana – dice l’assessore alla sicurezza Federico Gianassi – Anche Palazzo Vecchio vuol fare la sua parte». Come? Con un piano che sarà la somma di tanti piccoli interventi per la sicurezza, contro il degrado e per il ripopolamento delle Cascine. Primo punto, le telecamere di sicurezza: entro l’anno prossimo ne saranno installate altre rispetto alle attuali, probabilmente cinque. Palazzo Vecchio ha anche attivato un’agenda per la pulizia costante dei giardini e per la potatura delle siepi, per eliminare i coni d’ombra ed evitare le situazioni di illegalità». Uno dei punti chiave sarà il ripopolamento del parco. L’estate prossima sarà rifatta la passerella dell’Isolotto, mentre nel 2018 inizieranno i lavori per la seconda passerella ciclopedonale. Nei prossimi mesi, molti contenitori vuoti dovrebbero riaprire: Palazzo Vecchio aspetta il nulla osta della soprintendenza per far partire la gara di assegnazione dell’Indianino. A inizio aprile il Tar si esprimerà sulle sorti delle Mulina: il Comune ha revocato la concessione alla società Pegaso, che ha fatto ricorso; la sentenza, indipendentemente da chi avrà ragione, sbloccherà lo stallo. È già a gara per l’assegnazione, invece, l’ex Fabbri: due bar e spazi culturali e ludici per i giovani. Inoltre, le Pavoniere potranno presto allargare l’area esterna, mentre il Visarno sta potenziando il calendario degli eventi. «Ripopolare significa controllo sociale, quindi maggiore sicurezza», dice Gianassi. Che va oltre: «In questi giorni stiamo studiando il nuovo decreto del governo sulla sicurezza urbana: dà molti più poteri ai sindaci, a partire dalla possibilità di infliggere i Daspo. Valuteremo se sarà possibile applicare il provvedimento anche per migliorare la situazione alle Cascine».
Uno dei limiti emersi in questi mesi, infatti, è la possibilità di mettere un freno agli spacciatori fermati con piccolissime quantità di stupefacenti: in base alle leggi nazionali, sotto una certa quantità, può scattare la scarcerazione. Il Daspo potrebbe permettere l’allontanamento degli indesiderati.