Corriere Fiorentino

Ecco le alternativ­e per chi cerca un’auto (spendendo meno)

- Marzio Fatucchi

Ok, il taxi non arriva. E quindi, che soluzione prendere? La vera alternativ­a sarebbe il mezzo pubblico ma ahimè, tra cantieri e deviazioni al traffico, Ataf a volte è una chimera. Basterebbe ricordarsi che c’è anche la ferrovia: da Rifredi, Castello, Campo di Marte passano un sacco di treni. Non tutti però fermano nelle stazioni minori (Statuto, per esempio). Tolto il mezzo pubblico resta solo un’alternativ­a: il car sharing.

Sono 600 (e diventeran­no a breve 1.000) le auto «prendi e parti» a Firenze. Tre le aziende presenti: Car2go, Enjoy, Share’ngo. Le prime sono le Smart bianche (a breve dovrebbero arrivare anche quelle a 4 posti), le secondo le 500 Fiat rosse, le terza sono le «Zd» elettriche gialle a due posti. Il sistema per ottenerle è semplice. In tutti e tre i casi, occorre iscriversi alla piattaform­a online delle società di car sharing: inserire i dati, una propria password e un proprio codice personale. C’è una tariffa annuale (ma ci sono anche promozioni e convenzion­e per farle gratis). E poi, scaricare sul cellulare le loro app.

Tutte e tre le app si presentano con una mappa dove si potranno individuar­e le auto presenti in città. Verranno indicati indirizzo esatto e condizioni serbatoio (per Share’ngo, la batteria). Una volta scelta la macchina cliccando sopra l’immagine nella app, si può prenotarla e raggiunger­la: gratis, normalment­e, entro 15 minuti. Di fronte all’auto, tramite app (Car2go anche con un tessera da appoggiare sul parabrezza), si aprono le portiere. Poi si sale, si inserisce il codice su uno schermo digitale touch su cu si risponde anche ad alcune domande (pulizia, condizioni auto etc) e si può partire. Si paga tra 0,24 e 0,29 euro al minuto, ci sono tariffe orarie e pure giornalier­e (59 euro al giorno con 150 km inclusi, per esempio, Car2go). E quando si è arrivati, si lascia l’auto: ma solo se siamo nel territorio «riservato». Cioè per Share’ngo ed Enjoy Firenze (comprese l’aeroporto), Car2Go Firenze e Prato.

Si può ovviamente andare ovunque, con la macchina in «car sharing». Ma fino a che non si torna nel territorio «riservato», si continua a pagare il noleggio. Non si paga invece il carburante e se si usano le carte di credito lasciate nel cruscotto, si può fare benzina all’auto, ottenendo sconti. Per le emergenze guasti (o per segnalare magari oggetti lasciati dal precedente guidatore) c’è un call center che si può chiamare direttamen­te dallo schermo dell’auto. Rispetto ad un taxi, si spende fino ad quarto in meno. Certo, tenete conto che poi va parcheggia­ta: si può lasciare anche nelle strisce blu e in centro (dove si può passare, escluse le corsie preferenzi­ali). A Firenze c’è anche il car sharing «tradiziona­le», GirAci, dove le auto vengono prese (e si possono lasciare) solo in alcuni parcheggi stabiliti.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy