Ore 12, si stappa lo spumante Sono già pronte dieci pedane
È da poco passato mezzogiorno, in piazza Duomo e in piazza San Giovanni lo spumante corre a fiumi. È il suono della vittoria, quello dei «tappi dei migliori champagne che avevamo e con cui abbiamo brindato appena saputa la notizia», raccontano i titolari di pizzerie al taglio, bar, gelaterie, enoteche e ristoranti che da ieri, dopo la decisione del Tar, potranno tornare sulla piazza. Nel vero senso della parola. «Abbiamo già pronti gli attrezzi per rimontare subito i nostri dehors. E finalmente potremo riassumere quei dipendenti che siamo stati costretti a licenziare a causa del decremento degli introiti».
Una sentenza che farà discutere e che riporta l’area attorno al Duomo a quella che era una volta: ovvero, una piazza ad uso e consumo del turismo, assediata da decine di pedane, tavolini, sedie e ombrelloni. Uno spettacolo che il Comune e la Soprintendenza avevano cercato di combattere con tutti gli strumenti amministrativi in loro possesso. Ma ora, dopo la decisione del Tar, almeno dieci «nuovi» dehors potrebbero nuovamente spuntare tra la Basilica di Santa Maria del Fiore e il Battistero di San Giovanni cambiando così il colpo d’occhio dell’intera piazza. Una prospettiva che però non sembra allarmare i gestori dei locali. Anzi: «La giustizia ha trionfato — continuano euforici — con questa vittoria, e con il ritorno dei nostri spazi esterni, riusciremo a sostenere gli affitti salatissimi che dobbiamo pagare qui davanti al Duomo».
Soddisfazione e, in alcuni casi anche incredulità tanto che qualcuno ha perfino pensato