La fabbrica degli errori
La sconfitta contro il Milan è come sale sulle ferite: nel mirino le scelte di Sousa E ieri Giampaolo è stato costretto a smentire voci sempre più insistenti di un suo arrivo alla Fiorentina
Perso o quasi il treno che porta in Europa, in città già impazza il dopo Sousa. Giovedì c’è un impegno fondamentale in coppa, ma la delusione per la piega che ha preso il campionato viola evidentemente è più forte. Vedere la Fiorentina ottava e lontanissima dal quinto-sesto posto fa male. E ripensare alla formazione sperimentale (l’asse mancina era SalcedoCristoforo...) di San Siro, aumenta la delusione dei tifosi. La stagione viola infatti sembra una fabbrica degli errori, tra scelte sbagliate di mercato, di strategia societaria, di moduli e di interpreti. In tanti (sui social) ce l’hanno con la proprietà per gli scarsi investimenti, molti altri invece imputano alle scelte dell’allenatore il motivo del flop viola. Già appesa a un filo dunque (il suo contratto è in scadenza, anche se il club vanta un’opzione), la storia del portoghese a Firenze sembra ormai al capolinea. Non a caso proprio ieri sono state rilanciate voci che vorrebbero Marco Giampaolo nuovo allenatore viola dal prossimo giugno: «Accordo fatto, firmerà un biennale con opzione sul terzo anno», ha scritto on-line Tuttomercatoweb. Un’indiscrezione smentita con forza dal diretto interessato sul sito della Sampdoria: «Sto bene qui — ha scritto Giampaolo — ho un contratto fino al 2018 e la mia prospettiva è quella di proseguire e migliorare il rapporto di lavoro con il mio club. Quindi non ho raggiunto alcun accordo con nessun altro». Giampaolo ovviamente resta un candidato forte per il futuro viola, così come Sarri è un sogno e come lo spagnolo Leonardo Jardim (primo in classifica in Francia con il Monaco) è più di un’idea. La scelta sarà fatta a breve, nel frattempo però Sousa è chiamato alla reazione. Tra 48 ore arriva il Borussia e l’imperativo è difendere l’1-0 ottenuto in Germania e passare il turno. Altrimenti la stagione viola rischia di chiudersi già a febbraio.