Sousa si aggrappa al tridente
Verso l’Europa League Per passare il turno il portoghese si affida a Chiesa, Kalinic e Bernardeschi I due italiani sono i più in forma, il croato vuole lasciare il segno. In arrivo 4 mila tedeschi: stop alcolici
Bisogna aver fede in Kalinic. No, non è una questione di religione ma semplicemente di gol. Per passare il turno e salvare la stagione, Paulo Sousa si aggrappa al suo tris d’assi. La premiata ditta Fede & Fede arrivata direttamente dal settore giovanile, più il numero 9 croato. L’uomo del no alla Cina (a proposito, Cannavaro e il Tianjin pare non si siano ancora rassegnati e sarebbero pronti all’ennesimo rilancio) e dei gol pesanti, soprattutto in Europa.
Bernardeschi, Chiesa e Kalinic. Eccole le speranze per passare il turno in coppa e rendere attraente la primavera viola. Con la vecchia guardia giù di tono (e di motivazioni), sembra non esserci troppa scelta: saranno loro tre a prendersi oneri o onori di una notte da non sbagliare. Nella quale la Fiorentina si gioca la stagione e nella quale il Franchi si aspetta un pronto riscatto dopo la delusione di San Siro e il conseguente, quasi certo, addio alla qualificazione Uefa.
Berna arriva all’appuntamento fresco e carica come una molla. La squalifica di Milano (lui ha comunque seguito i compagni e visto la partita in tribuna vicino a Diego Della Valle) ha privato la Fiorentina di un’arma imprescindibile, ma allo stesso tempo ha permesso al numero 10 di rifiatare. La magnifica punizione che ha deciso il match d’andata poi, gli ha dato ulteriore convinzione: la Bild e tutti gli altri quotidiani tedeschi lo hanno incoronato come «talento fantastico» e il carrarino, ancora una volta, è pronto a diventare il trascinatore viola e a lasciare il segno.
Al suo fianco come detto ci sarà l’amico Chiesa. L’unico a salvarsi a Milano e l’unico a lottare davvero su ogni pallone. Partita dopo partita il figlio d’arte dimostra talento, personalità e grande spirito di sacrificio. Doti perfette per puntare in alto e pensare a un futuro da grande calciatore. Il piccolo infortunio muscolare di domenica scorsa fortunatamente è alle spalle: anche ieri si è allenato in gruppo e il suo utilizzo (da titolare) contro il Borussia non è assolutamente in gruppo. Berna a sinistra, Chiesa a destra e ovviamente Kaligol al centro. Pronto a fruttare un altro assist dei due azzurrini (bellissimo quello di Chiesa al Meazza) e ad aggiornare il suo score: finora sono 15 i suoi gol stagionali, così come 15 (in 50 partite) sono i gol segnati in carriera in Europa League.
Solo panchina dunque per il deludente Ilicic e per Saponara, che magari potrà avere spazio a partita in corso. Sousa stavolta bandirà gli esperimenti e tornerà sul sicuro: difesa a quattro (l’unico ballottaggio è Tomovic-Sanchez), Badelj e Vecino davanti alla difesa, Borja sulla trequarti e il tridente preferito da Sousa e tifosi in attacco. Restando agli attaccanti, Hecking ha recuperato il suo bomber: il brasiliano Raffael, assente all’andata per problemi muscolari, proprio ieri ha svolto il suo primo allenamento in gruppo. A Firenze sarà un’ostacolo in più nella corsa verso gli ottavi di finale. Da oggi invece in città si alzerà il livello di guardia in vista dell’arrivo di almeno quattromila tifosi tedeschi. Il prefetto Alessio Giuffrida ha già firmato l’ordinanza anti alcol «per evitare conseguenze pregiudizievoli per l’ordine pubblico, connesse sia al consumo di bevande alcoliche, sia alla prevedibile dispersione di un numero elevato di bottiglie di vetro o lattine».
Il divieto varrà per il centro storico e la zona di Campo di Marte a partire dalle 13 di oggi, fino alle 3 del 24 febbraio. In tutto al Franchi sono attesi circa 25 mila spettatori (la partita sarà trasmessa in chiaro da Tv8): la prevendita è andata discretamente, anche se l’entusiasmo per la vittoria in Germania è stato soffocato dal ko di Milano. La coppa però è un altro film. E la Fiorentina, sfruttando il talento dei suoi attaccanti e l’orgoglio ferito di Borja e compagni, ha voglia di scrivere una trama a lieto fine.