Corriere Fiorentino

Metti una sera a cena, nell’atelier del lusso

Via Maggio, sartoria e cucina insieme in un unico locale

- Loredana Ficicchia

L’idea di Alessandra Giotto e delle figlie: «In nostri clienti cercano l’esclusivit­à»

Non c’è nulla che non sia stato cucito a mano o pensato ad hoc per il cliente, nel nuovo «Atelier Via Maggio Fashion & Forniture», ieri al taglio del nastro. Una sartoria di classe dove scegliere la propria lingerie, l’abito da sera tempestato di macro paillettes, le poltroncin­e retrò in tessuto fiammato o i morbidi plaid in nuance pastello.

Filosofia audace ma in realtà in grande spolvero quella del «su misura» su cui scommette ora Alessandra Giotto con le figlie Martina e Chiara (nella foto). Ma la squadra del club dove una volta al mese si potrà anche cenare, si fa forte di altri preziosi contributi. Come quello di Mario Scali che confeziona e crea su misura abiti da uomo di gran classe, di Elisabetta Franchi che sa dove scovare pizzi preziosiss­imi per la sua lingerie degna di un’emira e Susanne Paetsch, che incornicia le sue foto dedicate alla Natura, in legni recuperati da generosi falegnami. E il 10 marzo, tutti a tavola, per la cena sociale a tema. Il catering «Kitchen &Wishes», per il pricisamen­te mo appuntamen­to placè (prenotazio­ni a info@ateliervia­maggio.it), suggerisce il viola, pensando agli anemoni, quel tenero fiore che anticipa la Primavera. «Puntiamo alla clientela straniera che a Firenze cerca l’esclusivit­à», spiega Alessandra Giotti, una buona esperienza dietro le spalle col suo primo atelier a Tavarnelle e un negozio per bambini più di recente in Via dei Serragli.

E anche per i poppanti chic, c’è una linea su misura: un grande fiore di pile di lana che si richiude a cappottino, le mantelline cerate a divertenti pois, le borse di tela di sacco per il necessaire. In giro per l’atelier arredato con gusto retrò, ci sono anche sandali gioiello con tacco altissimo, cravatte e bretelle de- dandy candele e saponi incartati nella stoffa con le iniziali del destinatar­io cucite sopra. L’atelier, ultima chicca di Via Maggio scommette evidenteme­nte sulla tradizione artigiana dell’Oltrarno fiorentino portando in palma di mano la bellezza dell’ago e filo, simbolo di sartoriali­tà.

Ma in quei 70 metri foderati di gusto e personalit­à, c’è spazio anche per iniziative espositive, eventi letterari o altri appuntamen­ti che facciano rima con creatività. Il tutto avvolto nei colori caldi del tortora e del biege, in un’atmosfera seducente per il cliente che rimane sempre l’ispiratore. Il catering dell’atelier,capitanato da Giulia, chef della libreria Brac con Elena e Giulio (esperto di vini) promette di inventare di volta in volta atmosfere e sapori in linea con il tema della serata e della stagione, pensando per esempio all’aperitivo con finger food, postazioni con live cooking, incontri con i produttori di vini.

Filosofia

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