Taxi, scontri a Roma poi la schiarita Protesta sospesa?
Incidenti davanti al ministero: nella capitale anche tanti fiorentini. Delrio: decreto in un mese
A Roma ieri gli scontri in piazza, a Firenze le auto bianche sono rimaste ferme, con gravi disagi in tutta la città. Per oggi era annunciato il bis, ma nella notte è stato annunciato un tavolo di confronto col ministro Delrio, che promette: un decreto entro un mese. Oggi assemblea a Roma. La protesta sarà sospesa?
«La preghiamo di attendere in linea, grazie: un nostro operatore le risponderà appena possibile». E via con l’eterna musichetta registrata. Mentre a Roma la protesta dei tassisti contro il governo Gentiloni sfocia in violenti scontri con la polizia — tra slogan del secolo scorso, tricolori e saluti romani, lancio di oggetti contro gli agenti e bombe carta — a Firenze le auto bianche sono di nuovo ferme nei loro garage. «Tutti i colleghi fiorentini hanno preferito non scendere in strada a lavorare per solidarizzare con chi è qui a manifestare» dice Claudio Giudici, presidente del sindacato Uritaxi Toscana. Non tutti, ma quasi. Infatti la chiamata per prenotare un taxi, che sia al 4390 o al 4242, è una missione impossibile. Un terzo delle auto bianche fiorentine sono a Roma per protestare contro l’emendamento «salva Uber» al decreto Milleproroghe presentato dalla senatrice Pd Linda Lanzillotta, quasi tutte le altre sono ferme. Dopo le durissime proteste un incontro tra tassisti e governo apre uno spiraglio: il ministro Delrio annuncia regole per gli Ncc entro un mese, il blocco dei taxi previsto per oggi dovrebbe rientrare ma l’assemblea a Roma potrebbe provocare nuovi disagi.
A mezzogiorno, alla stazione di Santa Maria Novella c’è una breve fila di turisti che guardano basiti il piazzale dei taxi davanti a loro. È vuoto. Alla stessa ora, a piazzale Donatello neanche un taxi. Stesso scenario all’aeroporto di Peretola, dove ai viaggiatori restano solo i bus navetta.
Il sesto giorno della protesta dei tassisti porta anche alla congestione del traffico in tutta la zona di Santa Maria Novella. Durante la mattinata attorno ci sono code e rallenta- menti che generano un tappo di auto in via Santa Caterina d’Alessandria, la principale via d’accesso del traffico privato alla stazione. Circolazione in tilt anche in via della Scala, alla Fortezza da Basso e a Porta al Prato. Poco dopo mezzogiorno, una pattuglia dei vigili arriva al semaforo tra via Santa Caterina d’Alessandria a via XXVII Aprile e piano piano riesce a far ripartire le auto.
Da Roma, per tutto il giorno, arrivano notizie preoccupanti. Un gruppo di tassisti — a cui arriva il sostegno della sindaca di Roma Virginia Raggi, del Movimento Cinque Stelle — va sotto la sede del Pd. Ci sono scontri con la polizia. Giudici richiama i suoi all’ordine: «Non dobbiamo scadere in alcun modo in atti violenti e beceri». I nemici restano la multinazionale Uber e l’emendamento Lanzillotta: «La questione taxi-Uber va affrontata con onestà intellettuale se non si vogliono danneggiare 50.000 imprese operanti nella legalità e avvantaggiare multinazionali e illegalità. Non si possono fare certi emendamenti che fanno saltare i processi contro chi opera in modo abusivo». Il riferimento è al rischio che il provvedimento possa bloccare le cause giudiziarie nate dalle denunce dei tassisti contro Ncc ritenuti abusivi: anche a Firenze, dal 2016, i tassisti hanno iniziato sistematicamente a scattare fotografie alle auto ritenute non in regola. «Da sindaco, credo che si debba trovare una buona sintesi tra il servizio taxi, che è pubblico, e i noleggi con conducente — sono le parole di distensione del primo cittadino fiorentino Dario Nardella — Se si apre al dialogo si può trovare la soluzione».