Double face
La squadra di Gattuso ha preso meno gol di Juve e Chelsea, ma ha anche l’attacco peggiore d’Europa
Il Pisa? Top in difesa e flop in attacco: un record europeo
Come il Pisa, nessuno in Europa. Nel bene e nel male. Prima la metà piena del bicchiere: non ci sono squadre nel vecchio continente (prendendo come riferimento i campionati delle prime cinque nazioni nel ranking Uefa) con una media gol al passivo più bassa dei nerazzurri. Neppure il Bayern Monaco, il Chelsea e la Juventus della tanto osannata «BBC» (Barzagli, Bonucci, Chiellini), dominatori nei rispettivi Paesi. Tradotto: Gattuso meglio di Ancelotti, Conte e Allegri. Tutti, curiosamente, con un glorioso passato da centrocampisti, pur con caratteristiche diverse da quelle di Ringhio, che quest’anno ha saputo fare di necessità virtù.
Nell’eclatante dato delle appena 15 reti incassate in 26 partite (0,58 di media) incide la tribolata situazione societaria attraversata almeno sino a Natale, che ha costretto il Pisa a tentare di arraffare punti ogni settimana senza curarsi troppo della forma. Non prenderle, prima di tutto. Soltanto una volta i nerazzurri hanno subito 2 reti nella stessa gara (a Cesena), in 12 occasioni la loro porta è rimasta inviolata. Numeri da record. Internazionale. Il Bayern Monaco, infatti, ha sì 2 gol in meno al passivo rispetto al Pisa, ma ha disputato 5 incontri in meno (21). La media, di conseguenza, è più alta (0,62). L’allievo Gattuso ha superato il maestro Ancelotti, per ora. Ed anche un altro suo ex allenatore, quel Massimiliano Allegri che lo stesso Ringhio rese felice nel 2011 con una rete — decisiva per lo scudetto del Milan — contro la Juve ora guidata proprio dal tecnico livornese, «cannibale» in Serie A con 17 palloni alle spalle di Buffon (o Neto, di rado) in 25 giornate (0,68 di media). Rino Gattuso e Antonio Conte non sono mai stati compagni di squadra. I loro destini si sono soltanto sfiorati in Nazionale: finito il ciclo in azzurro del primo è iniziato quello del secondo, storia del 2000. Un ideale passaggio di consegne. Oggi Conte si avvia alla conquista della Premier League col Chelsea: non farà stropicciare gli occhi ma si mostra estremamente concreto. E solido. 18 reti incassate in 25 incontri sono la riprova. Speciale primato condiviso — Oltremanica — col Tottenham. E qui torna alla mente un altro episodio che vide Gattuso protagonista, ancora nel 2011: la testata al vice degli inglesi Joe Jordan in un ottavo di Champions League. Centrocampista dal passato assai più modesto anche Unai Emery, allenatore del Psg, in testa non nella Ligue 1 francese ma nella graduatoria delle difese meno perforate (18 volte in 26 match). Tutti dietro il Pisa, dunque. Infortuni e squalifiche hanno obbligato Gattuso a ruotare gli interpreti senza alterare la tenuta della retroguardia. Non solo rose però. Perché l’altra metà del bicchiere resta vuota. Nella stagione nerazzurra infatti c’è un altro record. Stavolta negativo: Il Pisa ha il peggior attacco d’Europa. Solamente 11 le reti in 26 match di Serie B (0,42). Meno anche dell’Empoli (15 centri in Serie A). dei tedeschi del Darmstadt ( fermi a 14 reti), degli spagnoli del Leganes (16), dei francesi del Nancy (18). Il Pisa è rimasto a secco in 16 giornate e soltanto contro all’andata contro l’Ascoli (prossimo avversario sabato in un delicato scontro diretto) ha siglato 2 gol nell’arco di 90’. Si spiega (anche) attraverso questi numeri la deficitaria classifica dei toscani, comunque imbattuti nel 2017. Due record uguali ma opposti, particolari perché appartenenti alla squadra di una città che ha fatto proprio della stranezza del suo monumento simbolo (la torre pendente), il motivo di celebrità. E non solo in Europa.