«No a imposizioni, Raggi giustamente manifesta con loro»
1. «Credo che, esattamente come per il caso Bolkestein, chi governa dovrebbe tenere in maggiore considerazione le istanze delle categorie economiche interessate. Il caso dei tassisti è emblematico: il servizio taxi è uno dei biglietti da visita fondamentali di come si presenta una città. E un buon servizio va organizzato ragionando con chi porta valore nel sistema. Non puoi imporre le cose dall’alto, per questo la Raggi manifesta con i tassisti. Credo poi che un settore così delicato vada regolarizzato, liberalizzare totalmente il sistema non mi sembra una strada ragionevole». 2. «È ovvio che ci debbano essere spazi di apertura del mercato. Ma il sistema dev’essere in grado di costruire una cornice per stabilire chi in quel mercato ci lavora. Il primo compromesso è che le regole devono valere per tutti. Non può esserci qualcuno che ha vincoli stretti e un altro che non ne ha. Penso ad esempio al fatto che nella Città metropolitana fiorentina i nostri tassisti abbiano troppi limiti sulle aree in cui possono lavorare». 3. «Va messo in piedi, subito, un tavolo che coinvolga tutte le categorie economiche, il governo deve essere in grado di mediare tra i diversi interessi. E l’emendamento contestato va bloccato. Sui taxi sono inciampati in tanti, Bersani se lo ricorda bene».