Torino chiama la Toscana al Salone del Libro
È la regione ospite dell’edizione della svolta. «Il nostro progetto punta sulle biblioteche»
Torino ha scelto la Toscana. Sembra un gioco di parole ma la notizia che arriva dal Salone Internazionale del Libro di Torino è un attestato di merito: la Toscana sarà la regione ospite della trentesima edizione, dal 18 al 22 maggio. Con la direzione di Nicola Lagioia, il Salone torinese butta il cuore oltre le problematiche che di recente lo hanno reso protagonista dopo lo strappo con Milano.
Il tema del Salone torinese sarà «Oltre il confine», con la splendida immagine guida del disegnatore e graphic novelist pisano Gipi. E anche la Toscana si prepara a valicare le barriere con un’idea che supera la semplice vetrina espositiva. L’orgoglio e la grande opportunità di questo ruolo sono al centro delle parole espresse dal presidente Enrico Rossi. Parole che diventano progettualità nelle dichiarazioni di Monica Barni, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione.
«Saremo presenti con i nostri progetti di promozione della lettura attraverso le biblioteche e con una pluralità di soggetti della filiera del libro, dal piccolo e medio editore, alla biblioteca, alla libreria — ha dichiarato — dando spazio ad un tema in cui la Regione Toscana è fortemente impegnata: la diversità». L’intenzione è quella di mostrare come, con delle buone pratiche, si può combattere la perdita dei lettori in Italia. Negli oltre 200 metri quadri di stand, si potranno seguire eventi e tavole rotonde i cui temi varieranno dalla Francigena, alla Memoria, all’arte contemporanea, e saranno ospitate presentazioni di libri di piccole e medie case editrici. Centrale sarà il lavoro che le biblioteche svolgono per diffondere la lettura. Nel territorio toscano sono presenti circa 1.100 biblioteche, di cui 340 pubbliche con oltre 8 milioni di volumi in prestito gratuito. Un enorme patrimonio che viene gestito dagli Enti Pubblici, sviluppando anche progetti che sono un esempio per gli altri territori italiani. Nello spazio torinese la Biblioteca San Giorgio di Pistoia sarà simbolo della città della cultura 2017 e ad affiancarla sarà la Biblioteca Lazzerini di Prato, protagonista dello «scaffale itinerante», ovvero un servizio di prestito bibliotecario che porta libri tradotti nelle 11 lingue dei migranti nei centri interculturali e, prossimamente, nelle carceri. Con prodotti multimediali verranno rappresentate le infrastrutture che negli ultimi dieci anni sono state create Il manifesto di Gipi L’autore del poetico manifesto della trentesima edizione è il disegnatore pisano Gipi per accogliere le biblioteche, e verranno raccontate le tecnologie delle reti documentarie, che con sistema informatico centralizzato, permettono il prestito regionale. Torino sarà un’occasione per mostrare come la Toscana sia attenta alla filiera del libro, dalla produzione alla fruizione.