GIÙ, FINO AL MARE IN BICI, A PIEDI, A CAVALLO
Dall’ Amiata a Porto Ercole, un percorso di 136 chilometri tutto da scoprire attraverso borghi antichi, oasi protette e scorci poco noti della Toscana «Non è rivolto solo agli esperti, il viaggio ognuno se lo programma come vuole»
Per gli amanti delle escursioni esiste un nuovo paradiso da scoprire. Un tragitto che lega l’ Amiata al mare; dalla vetta della montagna, che si trova nel Comune di Abbadia San Salvatore, fino al Forte Stella situato a Porto Ercole. O viceversa. In totale sono 136 chilometri di strada sterrata, da compiere a piedi, in bicicletta o a cavallo. Lungo il percorso si attraversano borghi antichi, oasi protette e scorci tra i più noti della Toscana; come le cascate di Saturnia, il Giardino dei Tarocchi o le vie cave costruite dagli etruschi.
«In più — racconta Giulio Dotti, assessore di Manciano, il comune capofila, e ideatore del progetto — c’è la componente motivazionale data dalla visione della meta: se si parte dall’ Amiata è visibile il mare, o se, viceversa, si parte dal mare si vede la montagna. Per quanto riguarda i tempi — prosegue Detti — si può percorrere in un solo giorno, scendendo dall’ Amiata con la bici elettrica o in Mountain Bike, e poi tornare a bordo di un pulmino. Ma forse l’ideale, per godere appieno degli scenari naturalistici, e delle meraviglie architettoniche, è compiere il tragitto in due o tre giorni, o magari in una settimana. Il comune di Manciano offre in tutto 270 chilometri di rete escursionistica, che collega fra loro paesi e piccole frazioni della Maremma, e tramite questi si può arrivare ovunque».
Il percorso — tra qualche settimana l’inaugurazione ufficiale — non è rivolto soltanto agli esperti, sia perché tra un paese e l’altro la distanza massima è di venti chilometri, sia perché, specialmente se si sceglie il percorso dalla montagna al mare, il profilo altimetrico risulta alla portata di tutti. «Le strade in discesa sono di più rispetto a quelle in salita — prosegue l’assessore — Il viaggio ognuno se lo costruisce come vuole, se lo crea; noi mettiamo a disposizione le cartografie con i sentieri del territorio ultimate di recente e i siti più interessanti da visitare, inseriti in una via percorribile, curata e segnalata. L’idea è partita guardando i sentieri intorno a Manciano, a iniziare dalla via Clodia, che collega Roselle, Sorano e Savona a cui abbiamo legato
le frazioni principali, fra cui Montemerano e Saturnia; e abbiamo visto che ci voleva poco a collegarci al Monte Amiata, dove già esistevano molti sentieri. La stessa cosa per il mare. Non abbiamo fatto altro che unire i puntini sulla mappa, ed è venuto fuori questo percorso fantastico. La strada crea un legame indissolubile tra la vetta e il mare, e attraversa un territorio ancora intatto e incontaminato dal turismo di massa». In effetti si tratta di un’esperienza nuova, non solo per la Toscana, e insieme un’alternativa rispetto alla via Francigena. Il progetto in tutto è costato 15 mila euro, divisi per i comuni attraversati, fra cui Santa Fiora, Castell’Azzara, Sorano, Manciano e Capalbio.