Corriere Fiorentino

GIÙ, FINO AL MARE IN BICI, A PIEDI, A CAVALLO

Dall’ Amiata a Porto Ercole, un percorso di 136 chilometri tutto da scoprire attraverso borghi antichi, oasi protette e scorci poco noti della Toscana «Non è rivolto solo agli esperti, il viaggio ognuno se lo programma come vuole»

- Jori Diego Cherubini

Per gli amanti delle escursioni esiste un nuovo paradiso da scoprire. Un tragitto che lega l’ Amiata al mare; dalla vetta della montagna, che si trova nel Comune di Abbadia San Salvatore, fino al Forte Stella situato a Porto Ercole. O viceversa. In totale sono 136 chilometri di strada sterrata, da compiere a piedi, in bicicletta o a cavallo. Lungo il percorso si attraversa­no borghi antichi, oasi protette e scorci tra i più noti della Toscana; come le cascate di Saturnia, il Giardino dei Tarocchi o le vie cave costruite dagli etruschi.

«In più — racconta Giulio Dotti, assessore di Manciano, il comune capofila, e ideatore del progetto — c’è la componente motivazion­ale data dalla visione della meta: se si parte dall’ Amiata è visibile il mare, o se, viceversa, si parte dal mare si vede la montagna. Per quanto riguarda i tempi — prosegue Detti — si può percorrere in un solo giorno, scendendo dall’ Amiata con la bici elettrica o in Mountain Bike, e poi tornare a bordo di un pulmino. Ma forse l’ideale, per godere appieno degli scenari naturalist­ici, e delle meraviglie architetto­niche, è compiere il tragitto in due o tre giorni, o magari in una settimana. Il comune di Manciano offre in tutto 270 chilometri di rete escursioni­stica, che collega fra loro paesi e piccole frazioni della Maremma, e tramite questi si può arrivare ovunque».

Il percorso — tra qualche settimana l’inaugurazi­one ufficiale — non è rivolto soltanto agli esperti, sia perché tra un paese e l’altro la distanza massima è di venti chilometri, sia perché, specialmen­te se si sceglie il percorso dalla montagna al mare, il profilo altimetric­o risulta alla portata di tutti. «Le strade in discesa sono di più rispetto a quelle in salita — prosegue l’assessore — Il viaggio ognuno se lo costruisce come vuole, se lo crea; noi mettiamo a disposizio­ne le cartografi­e con i sentieri del territorio ultimate di recente e i siti più interessan­ti da visitare, inseriti in una via percorribi­le, curata e segnalata. L’idea è partita guardando i sentieri intorno a Manciano, a iniziare dalla via Clodia, che collega Roselle, Sorano e Savona a cui abbiamo legato

le frazioni principali, fra cui Montemeran­o e Saturnia; e abbiamo visto che ci voleva poco a collegarci al Monte Amiata, dove già esistevano molti sentieri. La stessa cosa per il mare. Non abbiamo fatto altro che unire i puntini sulla mappa, ed è venuto fuori questo percorso fantastico. La strada crea un legame indissolub­ile tra la vetta e il mare, e attraversa un territorio ancora intatto e incontamin­ato dal turismo di massa». In effetti si tratta di un’esperienza nuova, non solo per la Toscana, e insieme un’alternativ­a rispetto alla via Francigena. Il progetto in tutto è costato 15 mila euro, divisi per i comuni attraversa­ti, fra cui Santa Fiora, Castell’Azzara, Sorano, Manciano e Capalbio.

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La mappa
 ??  ?? Gallery Dall’alto: il panorama di Manciano, le indicazion­i lungo il percorso e l’arrivo verso Porto Ercole (immagine da www.carlagae. com)
Gallery Dall’alto: il panorama di Manciano, le indicazion­i lungo il percorso e l’arrivo verso Porto Ercole (immagine da www.carlagae. com)
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