Corriere Fiorentino

Ore 18: quanto vuoi? Così si compra hashish in mezzo alla strada

- Jacopo Aiazzi

«Fumo? Vuoi fumo?». Così uno degli spacciator­i di Santo Spirito cerca di attirare l’attenzione dei passanti nella speranza di trovare qualche cliente. È ancora presto per il supermarke­t della droga, sono appena le 18,40 (dopo cena l’offerta aumenta considerev­olmente) e in via Sant’Agostino, seduto dietro una macchina della Fratellanz­a Militare, a due passi da piazza Santo Spirito, un uomo di mezz’età di origini nordafrica­ne ci offre della droga senza nemmeno bisogno di un cenno d’intesa e senza, soprattutt­o, particolar­e preoccupaz­ione da parte sua.

«Vuoi fumo — dice l’uomo mimando il gesto di portarsi alla bocca qualcosa da aspirare —, allora siediti qui accanto a me. Quanto vuoi?>, chiede e inizia la contrattaz­ione. Non dice di spostarsi, non cerca un riparo migliore di una semplice automobile. Nessuna presentazi­one o convenevol­i, solo affari. I suoi. D’altronde siamo nel suo «regno», qui si sente a casa tanto che, per svolgerlo non si allontana di un millimetro: tutto viene fatto in mezzo di strada e poco male se nel frattempo sta passando qualcuno. L’unica accortezza è una rapida occhiata intorno, quasi un tic, un riflesso condiziona­to, poi infila una mano in tasca e tira fuori una sottile barretta marrone di quello che lui sostiene essere hashish. Ma per averne di più? Nessn problema, l’uomo ne stacca un altro pezzettino e lo aggiunge alla barretta offerta. Poi però capisce che potrebbe guadagnare di più. «Posso darti 20 o 30 grammi per 150 euro, ma non adesso, perché devo andare a prenderli».

Ma non solo hashish, qui in piazza si spaccia di tutto, anche droghe pesanti. «Cocaina quanta ne vuoi. Per un grammo ti chiedo 50 euro». Ma anche per la polvere bianca bisogna aspettare la sera perché lo spacciator­e deve andarla a prendere dove la tiene nascosta o da chi lo rifornisce. «Puoi trovarmi qui tutti i giorni, ma se vieni stasera dalle 22,00 in poi, in questo punto, ti porto quello che vuoi», ci dà appuntamen­to. «Mi raccomando, torna in questo punto preciso e stai attento, perché in piazza ci sono i poliziotti», aggiunge. Poi l’uomo torna a mercantegg­iare, il suo problema sembrano essere solo le ronde degli uomini in divisa. Già, perché da un paio di giorni la zona di piazza Santo Spirito è un’osservata speciale dalle forze dell’ordine. Prima del calare del sole, infatti, neanche l’ombra di uno spacciator­e, né sulle gradinate della Basilica di Santo Spirito né in via delle Caldaie o in via dei Serragli, i luoghi dove solitament­e avviene lo spaccio. Una volante presidia la piazza, mentre due poliziotti pattuglian­o a piedi, fermando e perquisend­o alcune persone reputate sospette. Di tanto in tanto si affaccia anche una volante della Polizia Municipale, si ferma pochi minuti e subito riparte, mentre un’altra macchina della polizia si aggira tra via Sant’Agostino e via dei Serragli.

Circa una volta all’ora da via Sant’Agostino passano ragazzi in bicicletta, sguardo fisso verso il centro della piazza e la pattuglia ferma e, senza mai smettere di pedalare, spariscono in fretta tra i vicoli circostant­i. Ma con il calare del sole, gli spacciator­i tornano, fanno i loro affari in strada incuranti di tutto. Fino a dare appuntamen­to, con ora e luogo, al primo che passa di lì. Perché quello che conta è fare soldi ogni sera. Che sia in piazza o solo un po’ più in là, in fondo non fa molta differenza.

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