Corriere Fiorentino

Gonzalo: siamo con Sousa

Il capitano rilancia: «Tutti responsabi­li, non solo il mister. Ne usciremo a testa alta» Ma la Fiesole annuncia una contestazi­one davanti ai campini contro squadra, società e allenatore

- Tommaso Loreto

In mezzo alla mareggiata nessuno ha intenzione di abbandonar­e la nave, tantomeno il suo capitano. Perché se la posizione di Sousa resta in bilico dopo l’eliminazio­ne dall’Europa League, la squadra sembra essersi già schierata a fianco dell’allenatore. Lo confermano le parole di Gonzalo Rodriguez che già negli spogliatoi, dopo la sconfitta con il Borussia, era pronto a prendersi le responsabi­lità che derivano dalla fascia che porta al braccio. Poi la società ha deciso di non far parlare i giocatori, ma l’argentino non si è tirato indietro, così come tutto il gruppo che, almeno a parole, sembra non voler abbandonar­e il portoghese.

Insieme a Borja Valero e Federico Chiesa, Gonzalo ieri mattina ha incontrato i bambini del Meyer in occasione dell’open day organizzat­o dall’ospedale pediatrico («So quanto soffrono i bambini qua dentro e anche i loro genitori, per noi è un piacere venire qui»). Ed è tornato anche sulle difficoltà in casa viola: «Stiamo vivendo — racconta Gonzalo Rodriguez — il momento più complicato da quando sono a Firenze, ma dobbiamo assolutame­nte uscirne, è necessario alzare la testa. Non ci sono spiegazion­i per quanto successo in campo nel secondo tempo, siamo ovviamente

 Sto vivendo il momento più complicato da quando sono a Firenze Non ci sono spiegazion­i per quanto successo in campo nel secondo tempo con il Borussia, siamo ovviamente molto dispiaciut­i

I punti in classifica della Fiorentina a 13 giornate dalla fine molto dispiaciut­i perché avevamo una grandissim­a opportunit­à per qualificar­ci al turno successivo. Faremo del nostro meglio per uscire da questa situazione, lo dobbiamo ai nostri tifosi che sono sempre presenti».

Intanto stamattina la Curva Fiesole ha chiamato a raccolta i tifosi per «far sentire la nostra rabbia nei confronti di una società, un allenatore e dei giocatori che non stanno onorando la Fiorentina».

Tornando al capitano, nonostante il suo futuro sembri ormai lontano da Firenze, lui non vuole assolutame­nte mollare: «Io — taglia corto — devo pensare solo alla squadra, aiutarla da capitano e non essere egoista. Siamo tutti responsabi­li del momento che stiamo vivendo, non solo il mister. Tutta la squadra è con lui, del resto dovete chiedere alla società. Noi pensiamo solo a vincere con il Torino e a mettere in campo una bella dimostrazi­one di carattere. Serve vincere, perché giochiamo davanti ai nostri tifosi e perché loro sono una squadra tosta. La rincorsa all’Europa? È complicata, non dipende soltanto da noi ma l’obiettivo dev’essere legato solo alla prossima partita. Forse abbiamo sofferto a giocare due competizio­ni, non resta che focalizzar­ci sul campionato». Insomma, il tentativo della società di fare quadrato dopo la serata di contestazi­oni per il momento tiene. Il resto lo racconterà il campo e la sfida di domani sera.

Intanto ieri, al centro sportivo, erano presenti anche il presidente esecutivo Mario Cognigni e Pantaleo Corvino, mentre non è da escludere che tra oggi e domani possa arrivare anche Andrea Della Valle. Dopo il summit di venerdì la Fiorentina ha deciso di proseguire con Paulo Sousa ma certamente saranno decisivi anche i risultati con Torino e Atalanta. In vista della gara contro i granata l’allenatore portoghese dovrà fare a meno di Vecino per squalifica, gli altri sono tutti disponibil­i.

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