Gonzalo: siamo con Sousa
Il capitano rilancia: «Tutti responsabili, non solo il mister. Ne usciremo a testa alta» Ma la Fiesole annuncia una contestazione davanti ai campini contro squadra, società e allenatore
In mezzo alla mareggiata nessuno ha intenzione di abbandonare la nave, tantomeno il suo capitano. Perché se la posizione di Sousa resta in bilico dopo l’eliminazione dall’Europa League, la squadra sembra essersi già schierata a fianco dell’allenatore. Lo confermano le parole di Gonzalo Rodriguez che già negli spogliatoi, dopo la sconfitta con il Borussia, era pronto a prendersi le responsabilità che derivano dalla fascia che porta al braccio. Poi la società ha deciso di non far parlare i giocatori, ma l’argentino non si è tirato indietro, così come tutto il gruppo che, almeno a parole, sembra non voler abbandonare il portoghese.
Insieme a Borja Valero e Federico Chiesa, Gonzalo ieri mattina ha incontrato i bambini del Meyer in occasione dell’open day organizzato dall’ospedale pediatrico («So quanto soffrono i bambini qua dentro e anche i loro genitori, per noi è un piacere venire qui»). Ed è tornato anche sulle difficoltà in casa viola: «Stiamo vivendo — racconta Gonzalo Rodriguez — il momento più complicato da quando sono a Firenze, ma dobbiamo assolutamente uscirne, è necessario alzare la testa. Non ci sono spiegazioni per quanto successo in campo nel secondo tempo, siamo ovviamente
Sto vivendo il momento più complicato da quando sono a Firenze Non ci sono spiegazioni per quanto successo in campo nel secondo tempo con il Borussia, siamo ovviamente molto dispiaciuti
I punti in classifica della Fiorentina a 13 giornate dalla fine molto dispiaciuti perché avevamo una grandissima opportunità per qualificarci al turno successivo. Faremo del nostro meglio per uscire da questa situazione, lo dobbiamo ai nostri tifosi che sono sempre presenti».
Intanto stamattina la Curva Fiesole ha chiamato a raccolta i tifosi per «far sentire la nostra rabbia nei confronti di una società, un allenatore e dei giocatori che non stanno onorando la Fiorentina».
Tornando al capitano, nonostante il suo futuro sembri ormai lontano da Firenze, lui non vuole assolutamente mollare: «Io — taglia corto — devo pensare solo alla squadra, aiutarla da capitano e non essere egoista. Siamo tutti responsabili del momento che stiamo vivendo, non solo il mister. Tutta la squadra è con lui, del resto dovete chiedere alla società. Noi pensiamo solo a vincere con il Torino e a mettere in campo una bella dimostrazione di carattere. Serve vincere, perché giochiamo davanti ai nostri tifosi e perché loro sono una squadra tosta. La rincorsa all’Europa? È complicata, non dipende soltanto da noi ma l’obiettivo dev’essere legato solo alla prossima partita. Forse abbiamo sofferto a giocare due competizioni, non resta che focalizzarci sul campionato». Insomma, il tentativo della società di fare quadrato dopo la serata di contestazioni per il momento tiene. Il resto lo racconterà il campo e la sfida di domani sera.
Intanto ieri, al centro sportivo, erano presenti anche il presidente esecutivo Mario Cognigni e Pantaleo Corvino, mentre non è da escludere che tra oggi e domani possa arrivare anche Andrea Della Valle. Dopo il summit di venerdì la Fiorentina ha deciso di proseguire con Paulo Sousa ma certamente saranno decisivi anche i risultati con Torino e Atalanta. In vista della gara contro i granata l’allenatore portoghese dovrà fare a meno di Vecino per squalifica, gli altri sono tutti disponibili.