Pagamenti virtuosi, c’è Rosignano ai vertici della classifica italiana
8 Miliardi di euro: è l’ammontare dei pagamenti in ritardo della Pubblica amministrazione
Il Comune di Rosignano Marittimo è quarto nella classifica nazionale degli enti pubblici più virtuosi nei pagamenti, stilata dal ministero delle Finanze. Non solo rispetta la direttiva europea che impone alla Pa di pagare i fornitori entro 30 giorni, ma liquida le fatture con un anticipo di 27 giorni. Meglio riescono a fare solo il Comune di Castenedolo (Brescia), l’Azienda ospedaliera di Perugia e lo stesso ministero. Segno che se si vuole essere efficienti nella gestione della spesa e non stringere il cappio al collo delle imprese, si può fare. Tanto più che adesso il Patto di stabilità interno non costituisce più un blocco insormontabi le. Comuni, Città metropolitan e e Regioni, se sono in grado di amministrarsi bene e gestire bene la spesa, possono pagare in tempo. Ma la maggior parte delle amministrazi oni pubbliche è ancora ben lontana dall’imboccare la strada tracciata da Rosignano. Lo studio più recente dell’Ance (che monitora i tempi di pagamento della Pa dal 2010), riferito al primo semestre del 2016, indica che il 79% delle imprese registra ancora ritardi nei pagamenti: in media incassano dopo 168 giorni, contro i 30 previsti dalla norma. L’importo complessivo dei ritardi è di circa 8 miliardi. Le conseguenze, secondo l’Ance, sono che il 45% delle imprese ha dovuto ridurre gli investimenti e il 31% licenziare i dipendenti. Il trend recente non fa ben sperare: dopo che tra l’inizio del 2013 e la fine del 2015 i ritardi nei pagamenti si erano ridotti di circa un terzo (calando da 160 giorni a 106) — dice Ance — il valore registrato nel primo semestre del 2016 è risalito a 110 giorni, come nel 2010, l’avvio il picco negativo. L’Italia è tornata nel mirino di Bruxelles che dopo due anni di monitoraggio preme per risolvere il problema in modo strutturale.