Corriere Fiorentino

Guerra tra bande a Massa, quattro maxicondan­ne

Per la gang dei fratelli Ricci fino a 13 anni di carcere, ai rivali tre anni. I legali: ricorrerem­o

- Manuela D’Angelo

MASSA Avevano messo a ferro e fuoco un intero quartiere popolare, alla periferia di Massa, per controllar­e il traffico di droga e armi, con risse, accoltella­menti, colpi di postola alle finestre, auto bruciate, minacce anche contro la Procura di Massa Carrara e le forze dell’ordine. Una guerra tra bande che, secondo gli inquirenti, aveva portato anche agli omicidi di due giovani, la notte di Natale 2013. Oggi sono tutti in carcere, la banda della famiglia Ricci e la banda della famiglia Mazzi. I giovani della «banda Ricci» sono stati condannati in primo grado ieri pomeriggio con una sentenza durissima: 13 anni e 6 mesi a Mattia Ricci, 12 anni e 6 mesi per il fratello Pablo, i capobanda; 9 anni e 6 mesi all’amico Thomas Quadrella e 3 anni a Manuel Balloni. Ventidue in totale i capi di imputazion­e e per quasi tutti sono stati considerat­i colpevoli: detenzione illegale di armi, estorsione, minacce, incendio, lesioni, detenzione e fabbricazi­one di esplosivi.

Da una intercetta­zione si scoprì che la «banda Ricci» stava progettand­o addirittur­a di far esplodere la Questura apuana, con ordigni confeziona­ti in casa; per impaurirsi si sparavano alle finestre, o si fa- cevano esplodere petardi, di grosse dimensioni, sui terrazzi, o sotto le auto parcheggia­te, per poi incendiarl­e o distrugger­le. Si sono accoltella­ti, feriti in vario modo, si sono dati degli «infami» a vicenda, perché un tempo erano tutti un’unica grande famiglia.

Secondo gli avvocati difensori, Maneschi, Biondi e Zangani, che ricorreran­no in appello, la sentenza è pesantissi­ma, soprattutt­o perché l’altra banda sta scontando pene molto minori, nonostante i capi di imputazion­e fossero più o meno gli stessi. Il processo della banda che faceva capo alla famiglia Mazzi si è chiuso a maggio 2016; era stato il gip a decidere che le due bande avrebbero avuto due processi distinti, con due collegi differenti. Tre anni e otto mesi a Elisa Mazzi, altri tre anni e otto mesi al suo ex fidanzato Andrea Bonuccelli (pene scontate di un terzo dal gup, per la scelta di ricorrere al rito abbreviato); tre anni e 11 mesi patteggiat­i da Alessio Mazzi, fratello di Elisa, mentre l’altro fratello gemello Andrea Mazzi era già stato condannato a trent’anni di reclusione dalla corte di assise per il duplice omicidio di Andrea Fruzzetti ed Enrico Baria, la notte di Natale del 2013. Per il momento la guerra tra bande si chiude così, con otto giovani ex amici, tutti sotto i trent’anni, tutti in carcere.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy