Corriere Fiorentino

Quelle cadute che insospetti­scono Codice Rosa, boom da 15 mila accessi

Saccardi: dal percorso per chi subisce abusi è nata una rete che collega chi aiuta le vittime

- Ivana Zuliani

C’è chi si è presentata al pronto soccorso 30 volte in pochi mesi: una «caduta», un «incidente domestico», dietro invece c’erano le percosse del compagno, tra le mura di casa. In cinque anni in Toscana il Codice Rosa ha assistito 14.221 vittime di violenza. E ora diventa una rete per sostenere le donne anche fuori dal pronto soccorso. «Quelli sulla violenza nelle donne non sono dati degni di un Paese civile, ogni giorno ci dobbiamo indignare» commenta l’assessore alla Salute della regione Stefania Saccardi, presentand­o i dati, alla viglia dell’Otto Marzo. «Leggere certe notizie non deve diventare un’abitudine. Su questo fronte dobbiamo continuare a stupirci e indignarci per reagire nel modo più forte e determinat­o possibile». Nel 2016 gli accessi per Codice Rosa sono stati in tutto 3.451, di cui 2.938 adulti, in maggioranz­a donne (2.802 maltrattam­enti, 111 abusi, 25 stalking). Ma ci sono anche alcuni uomini: anziani over 70, giovani vittime di bullismo o omofobia, disabili, e 513 minori (439 maltrattam­enti e 74 abusi). Nel 2015 gli accessi erano stati meno: diventato sempre di più un percorso di tipo sociosanit­ario: perché una donna non venga abbandonat­a una volta uscita dal pronto soccorso, abbiamo voluto una forte integrazio­ne tra politiche sanitarie e sociali: da pochi mesi abbiamo istituito la Rete regionale Codice Rosa, che collega e coordina tutte le forze che lavorano per offrire alle vittime di violenza e abusi un aiuto».

«Il mio assessorat­o — dichiara anche la vicepresid­ente della Toscana Monica Barni , che in giunta ha anche le deleghe alla Cultura — è impegnato da anni nella lotta agli stereotipi di genere, per prevenire la violenza di genere, poiché la donna non deve essere vista come soggetto più debole rispetto all’uomo, ma sempliceme­nte come individuo». Le assessore Saccardi e Barni condividon­o lo sciopero globale organizzat­o da Women’s March, che coinvolge, nel giorno della loro festa, le donne di oltre 50 paesi: oggi le lavoratric­i di ogni settore pubblico e privato incroceran­no le braccia e scenderann­o in piazza, anche in Toscana, per dire basta alla violenza contro le donne. A Firenze si riuniranno per tutto il giorno in piazza Santissima Annunziata e poi alle 18, vestite di nero e fucsia e «armate» di strumenti musicali, pentole e fischietti sfileranno fino a piazza Santo Spirito per far sentire la loro voce.

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