Corriere Fiorentino

Ambulatori in tilt dopo il blackout

- G.G.

Il blackout di lunedì sera, quando il maltempo ha mandato in tilt le linee dell’alta tensione e la centralina elettrica del Varlungo oscurando Firenze per un minuto, ha creato forti disagi che sono proseguiti anche fino ieri mattina: le ultime vittime sono state i pazienti degli ambulatori dell’Asl di lungarno Santa Rosa, di viale Morgagni e di via Canova. Ieri mattina alle sette, all’apertura degli uffici, gli operatori si sono accorti che i terminali dei tre presidi non funzionava­no. Il server centrale si era bloccato. Così, i prelievi del sangue e gli appuntamen­ti del Cup sono saltati fino alle nove di mattina, quando i tecnici sono stati in grado di far ripartire il server. Nelle due ore di «buio» i pazienti sono stati invitati ad aspettare, ma senza poter dare loro la certezza di quanto il sistema sarebbe rientrato in funzione. In alternativ­a, chi non poteva attendere è stato dirottato sugli ospedali fiorentini, in cui il sistema di alimentazi­one di emergenza garantisce che i blackout non provochino contraccol­pi. Ma tra i pazienti c’è stato anche chi, non potendo né aspettare né spostarsi, è stato costretto a rinunciare all’appuntamen­to preso. Durante la mattinata, nei tre ambulatori sono stati smaltiti i ritardi accumulati nelle due ore di disservizi­o. Lunedì sera, il brevissimo blackout aveva provocato altri disagi a cascata: a partire dai telefoni e gli ascensori in tilt, fino alla mancanza di acqua nei rubinetti di mezza Firenze, per il blocco quasi un’ora del depuratore dell’Anconella.

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