Corriere Fiorentino

Pomeriggi ai privati in tutti gli asili, l’ira del comitato

- Ivana Zuliani

È pronto a suonare il tam tam di battaglia del comitato «L’infanzia non si appalta», da due anni contro la decisione di Palazzo Vecchio di appaltare parte delle attività negli asili comunali a cooperativ­e esterne dopo la decisione del Comune di appaltare dall’anno prossimo tutti i pomeriggi nelle scuole dell’infanzia comunali di Firenze saranno affidati ai privati. «Appaltiamo i pomeriggi, e completiam­o il nostro modello — conferma la vicesindac­a Cristina Giachi — E facciamo anche 20 assunzioni tra educatori e insegnanti, e una trentina per il completame­nto di orari. Finora è andata bene, abbiamo fatto test, sondaggi e monitoragg­i. Facciamo il meglio che possiamo con ciò che abbiamo. I comitati sostengono che si debba tornare indietro e reinternal­izzare, ma noi dobbiamo essere responsabi­li di fronte all’amministra­zione, 6070 assunzioni non possiamo permetterc­ele». Così i geni tori del comitato riaprono il loro braccio di ferro con l’amministra­zione: per loro, con l’esternaliz­zazione, il servizio «è molto instabile e spesso nelle classi durante l’anno c’è una vera e propria girandola di maestre, sia di quelle comunali che di quelle provenient­i dalle cooperativ­e» affermano. «Dopo due anni di gestione mista abbiamo la certezza che la privatizza­zione del servizio scolastico comunale abbia solo peggiorato la condizione dei lavoratori e degli utenti» sostengono. Per i babbi e le mamme che si oppongono agli appalti, la decisione di dare a cooperativ­e esterne anche le altre 14 scuole dell’infanzia comunali rimaste è «una scelta prevedibil­e nella chiave dello smantellam­ento di questa fetta di servizio pubblico» denunciano i genitori «Quando è iniziata la sperimenta­zione — dichiarano — la vice sindaca Giachi affermò che era una scelta motivata dal blocco del turn over: l’impossibil­ità di assumere si risolveva con la `scelta obbligata´ di affidare parte del servizio pubblico a privati. Eppure oggi che il blocco delle assunzioni è stato derogato dall’ultimo decreto sugli Enti Locali, la scelta continua a essere quella di appaltare».

 Giachi Non c’è alternativ­a, ma faremo anche 50 assunzioni

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Una protesta dei genitori nell’estate del 2015
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