A che piano è la baia
Castiglioncello, arriva l’ascensore per la spiaggia del Quercetano
Un aiuto Permetterà a disabili e soccorritori l’accesso ai Bagni Italia, evitando i 125 gradini
L’unica spiaggia di Castiglioncello sta in una conchiglia dalla sabbia dorata. È la Baia del Quercetano, bella e difficile da raggiungere: quattro scalinate, strette e ripide, che chiedono attenzione nella discesa e tanto fiato per la salita. Se però tutto filerà per il verso giusto, prima dell’estate un ascensore farà la spola tra il piano stradale, che costeggia la ferrovia, e il retro dei Bagni Italia. «Sarà privato — spiega Margherita Pia, assessore alla programmazione del territorio — ma fin da ora puntiamo a una convenzione che ne permetta almeno l’utilizzo ai disabili, agli anziani e ai soccorritori». E se anche servirà ai clienti dei Bagni Italia, nei fatti risolverà un problema ultra-decennale: «Avrei preferito un impianto a gestione consortile —aggiunge Margherita Pia — tipo un ascensore a moneta, come si vedono sul Levante ligure. Però non è stato possibile. In ogni caso è un passo avanti».
L’impatto ambientale, garantiscono, sarà minimo. Solo pareti in vetro per la cabina, mentre l’impianto verrà realizzato in un anfratto del dirupo alto 25 metri, a poca distanza dalla «Cuccetta», la villa dall’aspetto Villa Spadolini, una delle ville che si affacciano sulla baia del Quercetano. Sotto, le scalette (colore della roccia) che collegano via Godilonda con la spiaggia sommesso che Renato Fucini fece costruire alla fine dell’800, quando si trasferiva a Castiglioncello per scrivere ma, soprattutto, per pescare. È proprio il lungo contenzioso con i confinanti, gli eredi di Renato Fucini, ad aver rallentato l’apertura del cantiere. È stata una disputa a colpi di avvocati e carte bollate, sequestri e dissequestri, fino a quando il Comune, ricorda ancora Margherita Pia, ha approvato una seconda varianche te al progetto, in base alla quale è arrivato il benestare della soprintendenza ai beni paesaggistici e il nulla osta all’avvio dei lavori.
L’impalcatura in «tubi innocenti» è già stata montata, proprio a fianco della scalinata che scende dal belvedere dove, al tramonto, la gente si raduna per godersi uno spettacolo ogni volta memorabile. I vip si accorsero per tempo della bellezza del luogo: i Bulgari acquistarono l’enorme villa situata sulla punta a sud della Baia, che Gabriele D’Annunzio chiamò «Godilonda» dopo essersi affacciato dalla finestra in una mattinata piena di sole; Marcello Mastroianni scelse l’altra, quella sul lembo nord, denominandola «La Prora». In mezzo la piccola e deliziosa spiaggia dorata, ambita e difficile da raggiungere.
L’ascensore ridurrà i disagi, anche se il proprietario dei Bagni Italia, Mark Lombardo — è pure produttore cinematografico — ha le idee chiare: «L’ascensore è stato realizzato a spese mie e su un’area di proprietà. Per questo sarà a disposizione dei clienti del mio stabilimento balneare. Conterrà fino a dieci persone oppure una barella». I soccorritori, dunque, non dovranno più scendere e salire i 125 gradini che separano la spiaggia dalla strada. «Sa quante volte, da giovane, me li sono fatti con una persona sulle spalle?», chiede Lombardo con un pizzico di compiaciuta retorica. Ha ragione: per un malore, un ferimento o un principio di annegamento, scendere per il Quercetano era un’impresa. Per i diversamente abili, poi, quel mare è sempre stato bello e impossibile: «Loro potranno utilizzare l’ascensore — prosegue — ma solo se diretti alla spiaggia libera, non agli altri stabilimenti». E dunque nessuna gestione consortile, come auspicato dall’assessore Margherita Pia, nessun intento comune tra i cinque balneari del Quercetano. «A dirle il vero, non mi sono mai posto un problema del genere», chiosa Mark Lombardo.