Disastro Empoli
Gli azzurri non perdevano cinque gare di fila da quattordici anni. Attacco ancora a secco
Quinta sconfitta di fila, non succedeva da quattordici anni
Che botta! Non si placa la crisi di risultati dell’Empoli. E a Verona, contro il Chievo, arriva la quinta sconfitta consecutiva per la squadra di Martusciello che non può permettersi altri passi falsi, se non vuole veder gettare al vento i punti di vantaggio sulle dirette concorrenti per la salvezza (Palermo, Crotone e Pescara). Ma quella del Bentegodi è stata una brutta partita dal primo all’ultimo minuto, con l’Empoli umiliato con un 4-0 firmato Inglese, Pellissier, Birsa, Cesar.
Il problema della squadra toscana, oltre ai troppi gol presi (17 nelle ultime 7 gare), resta lo stesso: gli azzurri non riescono a pungere. Fanno fatica a creare occasioni da rete, hanno difficoltà nell’ultimo passaggio. Un problema cronico: lo testimoniano i soli 15 gol realizzati in 28 partite di campionato. Serve inventarsi qualcosa, cambiare marcia, anche se il prossimo avversario si chiama Napoli (la squadra di Sarri arriverà al Castellani domenica prossima, alle ore 12.30). Anche perché mancano ancora dieci partite alla fine della stagione e sono tantissime se il trend rimane così negativo.
Ma quanto tempo era che l’Empoli non perdeva cinque partite consecutive in serie A? Da 14 anni. Era la stagione 2003-04, sulla panchina azzurra c’era Daniele Baldini (poi sostituto alla sesta giornata da Attilio Perotti) e la squadra toscana perse cinque gare, dalla quinta alla nona giornata, rispettivamente contro Modena, Udinese, Chievo, Lecce e Sampdoria. Alla fine della stagione, retrocesse in serie B. Per trovare un’altra striscia così negativa bisogna andare ancora indietro nel tempo, alla stagione 1998-99, a quando l’Empoli di Mauro Sandreani (esonerato alla 21esima giornata e sostituito da Corrado Orrico) perse contro Inter, Salernitana, Bologna, Sampdoria e Perugia. Anche in quell’anno, alla fine del campionato, fu retrocessione in serie B. Solo una volta, invece, l’Empoli ha perso più di cinque partite di seguito in serie A, ed è accaduto nella stagione 1986-87 (la prima della squadra toscana nella massima serie) quando le sconfitte consecutive furono sei. Se questo Empoli non vuole emulare la squadra degli anni Ottanta, deve provare a fare un miracolo contro chi, di miracoli, se ne intende: il Napoli. Sarà una partita più che proibitiva e bisognerà capire come ci arriveranno gli azzurri, in una settimana che si annuncia non facile, visto che l’umiliazione rimediata a Verona ha contribuito a montare la rabbia dei tifosi che indicano mister Martusciello come principale responsabile dei risultati negativi della squadra.
E c’è chi chiede il suo esonero, complice la brutta prova contro il Chievo. Ma Martusciello risponde: «Le sconfitte ti portano negatività — dice nel dopo partita — e oggi la prestazione è stata figlia del gol preso al novantesimo contro il Genoa una settimana fa. Ma bisogna lavorare meglio per attraversare questa tempesta, visto che adesso le sconfitte consecutive sono cinque».
Le sconfitte portano grande negatività Ma ora bisogna lavorare meglio per attraversare questa tempesta