Corriere Fiorentino

Le «supercazzo­le» di Sousa nella parodia in tv

A «Quelli che il Calcio» il comico Pantani imita Paulo: «Sembra un personaggi­o di una soap»

- Antonio Montanaro Leonardo Bardazzi

«Imitare Paulo Sousa? È come fare un misto tra la supercazzo­la di Amici Miei e le interviste del Barone Liedholm». Ubaldo Pantani, toscano doc, è il comico di «Quelli che il calcio», nonché ideatore delle parodie di Allegri, Sarri, Di Canio, Conte e molti altri.

Domenica scorsa però, è toccato a Paulo Sousa «esordire» nella trasmissio­ne Rai, e tra uno «stiamu lavurandu con foco chiarissim­o» e un «parlo piano per non essere travasu», nello studio del conduttore Nicola Savino (e a casa) sono partiti applausi divertitis­simi: «Non potevo perdermi l’occasione — spiega Panvavo tani — Paulo Sousa è un personaggi­o splendido da imitare. Sono mesi che lo studio e domenica era l’occasione perfetta per farlo esordire: è una vita che è in Italia, ma ha uno strano modo di parlare. È un bell’uomo, sembra un attore de “Il Segreto” e ha una voce da doppiatore. Scandisce bene le parole, ma puntualmen­te le sbaglia. Temo abbia la sindrome di Liedholm: non imparerà mai l’italiano».

Pantani è nato a Cecina ma è cresciuto vicino a Volterra e adesso vive a Pisa. Lui si definisce «toscano di mondo», ma nonostante sia tifoso della Spal («Fin da piccolo conser- gelosament­e le figurine della mia squadra, ora sogno la A ma ho paura che proprio i Della Valle ci soffino il nostro allenatore Semplici»), difficilme­nte si perde le partite viola: «Ascolto tantissimo le radio toscane che parlano di calcio, Sousa è sulla graticola ma apparentem­ente è sereno. Spesso ai microfoni si rifugia in questi artefici retorici che somigliano parecchio alla mitica supercazzo­la di Tognazzi: sembra un avvocato che prepara un’arringa senza conoscere la lingua con cui farla. Tutta manna dal cielo per chi, come me, cerca stranezze nei personaggi pubblici».

Il Sousa-Pantani visto domenica scorsa comunque è solo l’inizio: «Diciamo che la prima volta è servita solo a presentare la nuova gag. Da ora in poi però verranno sempre più fuori i lati nascosti del portoghese: il “coulogamen­to del frontasma” che Paulo ha provato a spiegare domenica scorsa però, è già un buonissimo punto di partenza. La vera domanda con cui vi rimando alla prossima puntata è: riusciremo a far dire qualcosa a Paulo Sousa? Noi ci proveremo con tutte le nostre forze, ma non vi assicuro nulla».

In attesa dellla seconda «Intervista impossibil­e» tra Pantani e la Gialappa’s, il comico racconta anche del fiume (di messaggi) viola che gli ha inondato il telefono: «A fine trasmissio­ne avevo il cellulare pieno di sms e messaggi vocali di amici viola. Tutti avevano visto l’imitazione e si erano divertitit­i un sacco: forse perché la Fiorentina ha vinto al 90’... Anche Paolo Beldì si è sganasciat­o dalle risate e mi ha detto di aspettare con ansia la prossima volta di Sousa nello spogliatoi­o del Franchi. Non c’è nulla da fare: il viola tira sempre. Anche se questo non è certo un gran momento».

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Pantani imita Sousa. Sopra, Tognazzi
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