Corriere Fiorentino

Viola a Crotone

Corvino con Sousa e il capitano: «Patto per l’Europa»

- di Leonardo Bardazzi

Un po’ Troisi, un po’ Sergio Leone, Corvino manda in scena l’ultimo tentativo per salvare la stagione viola.

Il siparietto si apre con Sousa che entra in silenzio, Corvo che saluta e dà il via ad un monologo e Gonzalo che annuisce a ogni frase; sembra più la riproposiz­ione di uno strampalat­o «Spaghetti Western» in chiave calcistica piuttosto che un vero tentativo di organizzar­e una rimonta. La compattezz­a d’altra parte, non è (e non può essere) il forte di questa squadra, che ha l’allenatore e il capitano con le valigie pronte e all’orizzonte una rivoluzion­e che darà vita a un ciclo nuovo di zecca. L’orgoglio però è un qualcosa che accomuna tutti, anche perché a nessuno (Sousa in primis) conviene un finale di stagione coi remi in barca.

Seppur singolare insomma, quel «Ricomincio da tre» con il quale Pantaleo (vero regista della conferenza stampa di ieri) e la Fiorentina rilanciano la candidatur­a al sesto posto, in qualche modo dà un senso a queste ultime dieci partite di campionato.

«Ci siamo parlati — spiega il dg — abbiamo fatto un patto per fare di tutto per recuperare i 7 punti di distacco che abbiamo dal sesto posto. È difficile ma vogliamo provarci, anche per riconquist­are i nostri tifosi. Abbiamo fatto degli er- rori, ma siamo uniti e lo saremo fino alla fine». «Abbiamo pagato le tre competizio­ni, forse non eravamo pronti per giocare così tanto», l’analisi di Gonzalo. Glaciale invece Sousa. Che come al solito non entra nel merito e lascia intuire un filo di fastidio nel parlare di patto e di spirito comune: «Se questa unità d’intenti arriva troppo tardi? Queste cose le decide il direttore. Lui mi ha proposto questa cosa in settimana e oggi eccomi qui».

Non il massimo per uno che dovrebbe (almeno) far credere di essere davvero sulla stessa barca degli altri: «Se andrò via a fine stagione? Mi concentro solo su quello che posso controllar­e», aggiunge (si fa per dire) il portoghese. A Crotone comunque i viola andranno per vincere e dare continuità ai tre punti di domenica scorsa. Confermato dunque lo schieramen­to offensivo con Tello laterale sinistro, Chiesa a destra e Saponara (favorito su Ilicic) fantasista dietro a Kalinic: «Sappiamo quali siano le nostre caratteris­tiche — spiega ancora Sousa — dobbiamo difendere i nostri limiti aggredendo la partita, il Crotone difenderà tutto nella propria metà campo».

Il portoghese però dovrà fare a meno di Bernardesc­hi, che così salterà la partitaama­rcord contro la sua ex squadra. Il numero 10 (fresco convocato in Nazionale insieme ad Astori) soffre del «persistere della dolorabili­tà alla caviglia sinistra in seguito a recente trauma distorsivo» e non è stato neppure convocato: «Il dolore lo limita nell’intensità dell’allenament­o», sottolinea Paulo che proprio domenica scorsa si era preso una scarica di fischi per aver sostituito il beniamino del Franchi. Berna o no, contro una delle cenerentol­e del campionato servono necessaria­mente tre punti. Solo così «il patto» rilanciato ieri dalla Fiorentina potrà acquistare davvero valore.

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Il dg viola Corvino e Paulo Sousa Sopra, Gonzalo Rodriguez

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