Crotone-Fiorentina 0-1
Come contro il Cagliari decide un gol del croato all’ultimo tuffo: i viola sprecano e non entusiasmano Il «patto» per l’Europa regge, ma bisogna fare di più Sousa: «Orgoglioso, noi al sesto posto ci crediamo»
San Nikola da Spalato colpisce ancora e non spezza l’esile filo che lega la Fiorentina all’Europa. Come una settimana fa contro il Cagliari, il minuto chiave è il 90’ e l’uomo decisivo si chiama Kalinic, stavolta servito alla perfezione dalla prima giocata importante dell’avventura viola di Ricky Saponara. Per la Fiorentina è il quarto gol vittoria in «zona Cesarini». Oltre a domenica scorsa, era già successo a Pescara (segnò Tello) e con il Palermo in casa (Babacar). Indizi delle difficoltà viola nel giocare contro le piccole, ma anche della voglia di non mollare: «Sono orgoglioso dei miei giocatori — dice Sousa a fine partita — crediamo nel sesto posto, questo è lo spirito giusto per affrontare le partite».
«Il patto» siglato alla vigilia tra Corvino, lo stesso Sousa e la squadra dunque (almeno per ora) è salvo, anche se la partita di ieri a Crotone è sembrata una copia in carta carbone di quella col Cagliari di domenica scorsa. Proprio come contro i sardi, l’attacco viola crea e spreca, ma allo stesso tempo la difesa soffre e rischia di prenderle anche dai modesti calabresi. La squadra di Sousa, soprattutto, sembra giocare sotto ritmo. Il gioco viola troppo spesso sonnecchia a centrocampo (sotto tono la prova dei palleggiatori), mentre il pressing tanto richiesto dal portoghese è solo un lontano ricordo. Certo, ieri a Crotone faceva caldo e questo, come sottolineato da Sousa a fine partita, può aver condizionato il ritmo. Il problema però non è nato solo in Calabria e sicuramente è uno dei fattori che ha tenuto lontano la Fiorentina dalla zona che conta.
Restando a ieri, con un pizzico di efficacia e concretezza in più il risultato poteva essere più convincente. Ilicic è al sesto palo della sua sfortunata stagione: solo il romanista Dzeko ha preso più legni di lui. Proprio lo sloveno (preferito inizialmente a Saponara) manda in porta Tello già dopo due giri d’orologio, ma lo spagnolo, sgusciante sulla fascia e irritante davanti alla porta, calcia altissimo. La Fiorentina insomma L’esultanza di Nikola Kalinic dopo il gol che ha deciso la partita al novantesimo minuto controlla il possesso palla ma non sfonda, Kalinic invece sciupa un paio di palle interessanti e non sembra in giornata di grazia, mentre il neo azzurrino Chiesa, sulla fascia destra, arranca e stecca la partita, forse perché stanco e fuori forma dopo un periodo d’oro.
A cavallo dei due tempi allora, è il Crotone ad alzare la testa e far infiammare lo stadio. Falcinelli ci prova un paio di volte (sulla prima occasione, grave l’errore di Sanchez), poi il centravanti rossoblu chiede un rigore per un’uscita avventata (ma corretta) di Tatarusanu e coglie il palo pareggiando i conti con Ilicic. È il momento peggiore della partita viola, anche perché la squadra di Sousa sembra svuotata di energie, anche mentali, per cercare il gol. Dalla panchina però, Paulo azzecca le sostituzioni e cambia l’inerzia della partita: prima toglie lo spento Chiesa per Saponara, poi getta nella mischia Babacar (fuori l’acciaccato Ilicic) e il dinamismo di Maxi Olivera sulla fascia (al posto di Badelj).
Nel finale allora, la Fiorentina è di nuovo tutta in avanti alla caccia del gol. Kalinic spreca ancora e viene fermato da Cordaz sulla linea di porta poi però, su assist-gioiello di Saponara, taglia fuori la difesa e batte il portiere con gran pallonetto. Il bomber così sale a quota 14 in classifica marcatori e fa vacillare il suo record storico (17 gol in campionato con l’Hajduk Spalato, nel 2007/08). Grazie al fattore K, la Fiorentina invece avvicina l’Inter (ora a +7, insieme all’Atalanta) e la Lazio (+9 sui viola) e andrà alla sosta con un pizzico di fiducia in più. Sousa a proposito ha concesso quattro giorni liberi alla squadra: «Staccare la testa — spiega l’allenatore — adesso è più importante di tutto».
Tra quindici giorni c’è il Bologna. I tifosi (anche ieri durissimi con la società, tra cori e striscioni polemici) si aspettano la terza vittoria consecutiva. Filotto mai centrato quest’anno.