LA CHIAVE DELLA METRO-CITTÀ
Un passo. Almeno un passo è stato fatto. La presentazione del piano strategico della Città Metropolitana, avvenuta sabato a Firenze, ha riportato alla ribalta il tema delle riforme istituzionali e del legame tra lo sviluppo economico e l’efficienza del sistema nel suo complesso, al centro come in periferia. Finalmente, aggiungiamo, considerata la paralisi provocata dal referendum del 4 dicembre, che non avrà messo a soqquadro i mercati internazionali ma di certo ha gelato la politica italiana, a parte la secessione dal Pd che non è un segno di vitalità, ma al contrario un ritorno a miti di un passato che non tornerà. Così come è difficile scorgere elementi di incoraggiamento nella totale abolizione dei voucher, nel timore di un nuovo pronunciamento popolare contro il governo del Pd, nonostante l’avversione di Confindustria. In questo panorama lunare ben venga dunque il sussulto della Città Metropolitana fiorentina. Andrea Simoncini ha tratteggiato una realtà fatta di luci e ombre che da oggi al 2030 dovremmo rendere più robusta, più dinamica, più ricca. Da tempo, ormai, le Città Metropolitane sono il motore trainante del Paese. Noi lo sappiamo, spesso però perdiamo perfino la chiave di accensione. Ma l’Italia può ripartire a spinta?