Corriere Fiorentino

No-vaccini e grillini, ecco la verità

Pensieri e parole del M5S contro una battaglia cruciale per la salute dei ragazzi

- di Paolo Ermini

Èda mesi che in Toscana si discute delle vaccinazio­ni. Ma la parola «discussion­e» mal si addice a uno scontro nel quale più che la differenza delle idee prevalgono i pregiudizi. Non è una grande novità per il nostro Paese, ma in questo caso c’è un’aggravante: si parla di salute. Si parla soprattutt­o della salute dei nostri ragazzi, dei nostri bambini.

Un fronte più che delicato dunque, anche da un punto di vista etico, perché siamo noi adulti chiamati a giudicare e a prendere decisioni che riguardano gli adulti di domani, che oggi non possono decidere su che cosa sia meglio per loro stessi. Quindi c’è una prima richiesta da soddisfare: il senso di responsabi­lità. Anche quando ci sono in gioco provvedime­nti di legge come quello varato recentemen­te dalla giunta regionale Toscana che permette l’iscrizione a nidi e materne solo se i ragazzi sono stati vaccinati contro alcune gravi patologie, che talora possono provocare anche la morte, come la meningite C, che è riesplosa nella nostra regione. Giusto? Sbagliato? Ognuno è libero di pensarla come vuole, però tenendo conto di due elementi oggettivi:

1)L’obbligator­ietà del vaccino limita il diritto di scelta di un genitore, è indubbio, però a favore di un diritto ancora più importante: il diritto alla salute dei propri figli. E mentre un bambino vaccinato non rappresent­a alcun pericolo per gli altri ragazzi, un bambino non vaccinato può comportare un rischio per tutti.

2)Tra le argomentaz­ioni che sostengono i contrari alle vaccinazio­ni sono emerse molte ipotesi. C’è chi accusa il potere pubblico di essere asservito agli interessi delle case farmaceuti­che, chi sostiene che i vaccini provochino malattie di diverso tipo. Nessuno però può ignorare che la scienza non è una chiacchier­a, un’accozzagli­a di opinioni. La scienza dà alcune certezze. La prima è che non c’è alcuna prova per dire che i vaccini, come se fossero dei boomerang, possano provocare guai alla salute; la seconda è che, a mano a mano che la propaganda anti vaccini ha guadagnato spazio, le vaccinazio­ni sono calate sotto la soglia di sicurezza e che alcune malattie sono risalite, com’è successo con il morbillo, tanto per attenerci alle ultime notizie di cronaca.

Sarebbe importante tener conto di tutto ciò nel mondo dell’informazio­ne. Ma anche nel mondo politico. Su Corriere Imprese di ieri David Allegranti ha deciso di dedicare la sua rubrica Sguardi alla campagna di «terrorismo psicologic­o» contro i vaccini che è divampata sul web e che ha trovato spazio e sponde anche tra i Cinque Stelle. Nella rassegna stampa Oltre la notizia di Italia 7 condotta da Gaetano D’Arienzo, l’onorevole Alfonso Bonafede ha detto che quanto scritto dal nostro collega non corrispond­eva a verità e che i grillini non sono contro i vaccini, non sia mai!, ma contro l’obbligo di vaccinazio­ne. Non c’è che da andare a rileggersi quello che i grillini hanno detto e scritto negli ultimi mesi. E che, come promesso nell’intervento in diretta che io ho fatto in tv, riproponia­mo pari pari qui accanto. Per chiarezza e trasparenz­a. Insieme al punto sull’emergenza nella nostra regione. Forse anche l’onorevole Bonafede (che è un politico serio e che come tale da questo giornale è sempre stato considerat­o) si convincerà che esponenti e militanti del suo movimento (che più di ogni altra forza politica è consapevol­e della potenza della comunicazi­one online) si sono spinti molto in là nella campagna mediatica. Non solo. Bonafede non può ignorare che al di là dei singoli aspetti della discussion­e, ciò che più pesa è il clima che si crea intorno a un tema. Quando per mesi si alimenta una campagna di demonizzaz­ione dei vaccini, usando luoghi comuni e analisi da bar, è inutile poi cercare di fare dietrofron­t limitando la battaglia all’obbligator­ietà dei vaccini: i danni, molto gravi, sono già stati fatti. E nessuno pagherà dazio, ovviamente. E così che l’Italia, politica e civile, va. Compliment­i.

 L’obbligo limita il diritto di scelta di un genitore, è vero, ma a favore di un diritto ancora più importante, quello alla salute dei propri figli  Tanti gli argomenti dei contrari, ma la scienza non è chiacchier­a Dà certezze: la prima è che non ci sono prove per dire che i vaccini fanno male

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