Il Meucci trasloca vicino e il Cellini protesta
Una succursale a Campo di Marte. I docenti: «Ci faranno concorrenza»
Troppi iscritti, pochi spazi e le scuole si contendono le aule in più. L’ipotesi di aprire per il prossimo anno scolastico una succursale dell’Istituto Meucci nell’ex Provveditorato di via Mannelli, a Campo di Marte, ha fatto sobbalzare i professori dell’Istituto Cellini-Tornabuoni: quei locali, che si trovano vicino alla loro scuola, in passato sono stati richiesti più volte all’allora Provincia «per far fronte sia all’aumento di alunni (tra cui numerosi disabili), che al sovraccarico di utilizzo dei laboratori», spiegano i docenti che temono anche una «concorrenza» tra e du scuole che hanno indirizzi simili.
Ieri i prof si sono riuniti in assemblea e hanno scritto un documento per chiedere a Città Metropolitana e Ufficio scolastico regionale di «ricercare una soluzione che tenga conto delle esigenze di tutti i soggetti coinvolti». Da una parte il Meucci, che ha dovuto respingere per carenza di aule un centinaio di nuovi iscritti. Dall’altra il Cellini dove ci sono 42 classi e solo 25 aule e dove si ricorre alla rotazione e per far spazio si sono smontati laboratori. «Siamo al limite», afferma il preside Gianni Camici, che è in attesa di essere convocato alla conferenza dei servizi. «L’obiettivo è arrivare a una soluzione per erogare tutti il miglior servizio possibile», sottolinea.
Il dirigente del Meucci Luciano Maresca farà un sopralluogo fra un paio di giorni «per vedere se gli spazi sono sufficienti» — spiega — e se il trasloco è possibile. Nel «risiko» delle aule si inserisce anche il tecnico Galilei, la cui succursale, sfrattata dal Marco Polo, dovrebbe trovare posto nell’ex Provveditorato insieme al Meucci. «Per me non è accettabile, non posso costringere i ragazzi ad andare dall’altra parte della città — afferma però il preside, Stefano Gemmi — Se non c’è altra soluzione andrò a vedere, ma non credo che i genitori accetteranno».