Corriere Fiorentino

Etruria, la Procura: «Ventuno a giudizio»

- Viola Centi Alfredo Faetti

detto commosso Maestrini — erano con noi, anche dal Papa. Sono stelle, che splenderan­no sempre nel cielo d’Europa». Il rettore, Luigi Dei, ha fatto scolpire sulla pietra una sua poesia per le ragazze: «Volevano stupirsi d’altri mari/ma il vuoto aprì silenzi/Ci lasciano il sorriso».

«Vogliamo ricordare le nostre tre studentess­e insieme a tutte le altre di Atenei sparsi in questo bel continente che ha nome Europa — ha detto Dei — un continente unito che vogliamo a gran forza ribadire essere il nostro futuro. I giovani, Elena, Lucrezia e Valentina vogliono il mondo di Imagine di John Lennon e noi adulti dobbiamo impegnarci affinché si creino le condizioni perché ciò accada».

Per far sì che non si ripetano incidenti come quello di Tarragona, i genitori delle ragazze hanno creato l’associazio­ne: «Perché — ha ribadito Maestrini riferendos­i agli organizzat­ori dell’Erasmus — spesso ci fidiamo in modo incondizio­nato di chi si occupa delle nostre ragazze in viaggio, non devono scordarsi che ci affidiamo a loro». Il procurator­e della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi ha chiesto il rinvio a giudizio per 21 dei 22 indagati per bancarotta fraudolent­a nell’inchiesta su Banca Etruria, ma per 11 di loro la posizione si attenua: tra dirigenti e membri del cda, sono accusati di bancarotta colposa. Dieci dovranno invece difendersi dall’accusa di bancarotta dolosa o fraudolent­a. Tra questi gli ex presidenti della banca Giuseppe Fornasari e Lorenzo Rosi e l’ex direttore generale Luca Bronchi.

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