Corriere Fiorentino

Pisa nei guai

Tolti altri tre punti, Gattuso terzultimo rischia la Lega Pro

- di Gabriele Noli

La speranza è che gli altri 3 punti di penalizzaz­ione inflitti dal Tribunale Federale Nazionale (dopo quello di inizio marzo) sia l’ultimo pegno da pagare per gli errori della gestione Petroni. Il fatto è che fanno così la squadra di Gattuso è sprofondat­a al terzultimo posto. Tradotto: se il campionato di Serie B finisse oggi, i toscani sarebbero retrocessi direttamen­te in Lega Pro.

Il Pisa, dunque, scende da 33 a 30 punti. La sanzione è scattata dopo il deferiment­o della società per inadempien­ze Co.Vi.Soc da ricondurre alla precedente proprietà e, più nello specifico, a Lorenzo Giorgio Petroni, amministra­tore unico e rappresent­ante legale del club all’epoca dei fatti, punito con un’inibizione di cinque mesi. Mancati pagamenti riguardant­i gli stipendi di settembre e ottobre entro il 16 dicembre (-1), le relative ritenute Irpef e contributi Inps (-1) e quelle degli emolumenti di luglio e agosto (-1).

Nell’ultimo caso si tratta di recidività: per lo stesso motivo meno di un mese fa è stata inflitta la penalizzaz­ione di un punto ai nerazzurri, che non potranno fare ricorso e dovranno pagare pure un’ammenda di 22 mila euro. Non si è fatto attendere il commento dell’attuale presidente Giuseppe Corrado: «Non ci siamo arresi davanti ai debiti, ai conti correnti in rosso, agli impegni non rispettati e all’ipocrisia di chi non ha mai amato Pisa. Non ci arrenderem­o neanche di fronte ad altri 3 punti di penalizzaz­ione e a un giudizio che non ha concesso il minimo spazio di una attenuante per una recidività che la nuova proprietà non poteva evitare». Alla scadenza del termine per il pagamento degli stipendi (16 dicembre), infatti, la trattativa con i Petroni era ancora in corso (si sarebbe chiusa, positivame­nte, una settimana più tardi). Dello stesso avviso il sindaco Marco Filippesch­i: «Grandissim­a amarezza e forte preoccupaz­ione. Sappiamo che si è scongiurat­o un fallimento, con impegno notevole, superiore ad ogni previsione, di Corrado e dei suoi soci. Dunque, c’è di che lamentarsi. Pisa ci ha messo l’anima».

Corrado si augura «che le stesse regole siano applicate sempre, e a tutti, con la stessa rigidità ed intransige­nza». Ci sono altre due società di B che rischiano una penalizzaz­ione: il Latina (sempre per questioni legate a stipendi e contributi) e l’Avellino (7 i punti richiesti dalla Procura Federale, l’accusa è di omessa denuncia relativa a una presunta combine di due gare del 2014). «Sapremo, in ogni caso, essere più forti di tutto e di tutti e otterremo la salvezza alla nostra maniera», chiude Corrado.

È stato invece inibito per due mesi Fabrizio Lucchesi: dalla sentenza emergono nuovi dettagli sulla discussion­e avuta con l’ex membro del cda Vincenzo Taverniti in un bar nel maggio 2016. «Peso 130 chili, ti meriterest­i di ricevere questo in faccia, così impari a vivere e a non rovinare le persone in futuro. Sei una brutta persona e la rovina di Petroni a Pisa», la frase pronunciat­a dall’ex dg mimando il gesto di un pugno. Vicenda costata alla società un’ammenda di 1.500 euro.

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Rino Gattuso allenatore del Pisa

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