Carrara, la prima lista anti-rottamazione
Il commissario impone il limite di 60 anni per i candidati democratici: reazione immediata
Non hanno nessuna intenzione di sottostare al diktat del commissario Pd Gianni Anselmi, che per le elezioni comunali vuole tutti candidati under 60. Così la colonna del Psi carrarino Gianenrico Spediacci e il vicesindaco Fiorella Fambrini, già renziana, hanno deciso di creare una lista indipendente verso cui concentrare i voti over 60. «Saremo forse soli politicamente, ma assieme alla partecipazione dei nostri cittadini», dicono.
Correremo senza sigle di partito Forse da soli politicamente, ma assieme ai nostri cittadini
Altro che pezzi da rottamare e giovani rampolli della politica: il futuro a Carrara è over 60, parola della lista civica «Rinascita», che si presenterà alle prossime elezioni comunali contro l’obbligo di candidature under 60 imposto dal commissario del Pd Gianni Anselmi.
Si vota a giugno e le cose stanno più o meno così: il Pd, partito principale della città, è stato commissariato da Firenze perché non ha voluto fare le primarie di coalizione ed aveva designato così un «suo» candidato e cerca ancora il suo candidato ideale, tra giovani promesse della politica locale, imprenditori e nuove glorie dem. A sostenere il Pd ci sono i socialisti dell’attuale sindaco Angelo Zubbani, ma non tutti perché una parte consistente è confluita in «Rinascita», lista civica di Gianenrico Spediacci, colonna storica del Psi, attuale presidente di Amia, l’azienda dei rifiuti locale. Spediacci, con l’arrivo del commissario Pd Anselmi, si aspettava le primarie di coalizione, che però non ci sono state, sostituite, a sorpresa, dalle primarie delle idee e non del candidato. Così Spediacci ha deciso di ballare da solo e attorno a lui, in poco tempo, si sono radunate molte persone che, non reputandosi più «giovani rampolli della politica locale», si sono sentiti più a casa tra gli over 60.
Tra i big, accanto a Spediacci, ha ufficializzato il suo contributo Fiorella Fambrini, attuale vicesindaco di Carrara, entrata in giunta dopo il rimpastino post alluvione, come quota renziana del Pd. La Fambrini non ci pensa proprio ad essere accantonata dal commissario Anselmi, lei che ha guidato l’amministrazione comunale insieme al sindaco Zubbani in un periodo molto complicato, fatto di schiaffi al primo cittadino, dimissioni in corsa degli assessori di punta, impennate a Cinque stelle e proteste incalzanti di una città stanca della politica. Spediacci chiama a sé, spiega durante la conferenza di presentazione della lista, una fascia di elettori, over 60, che a Carrara rappresentano il 50 per cento del totale dei voti, mentre l’operazione ringiovanimento del commissario Pd lo ha messo «fuori dai giochi per via dell’età».
«Correremo senza sigle di partito — commentano Fambrini e Spediacci —, quindi sì, da soli politicamente, forse, ma assieme alla partecipazione dei cittadini».