In quarzo o giada Se la bellezza è fatta di pietra
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze si arricchisce di un nuovo allestimento nelle sale della Specola. «Mineraliter. Pietre Mirabili tra Medici e Natura», inaugurato ieri alla presenza del rettore Luigi Dei, del Presidente del Museo Guido Chelazzi e dei curatori Fausto Bargagli e Vanni Moggi Cecchi, è un percorso, in cui si declina un dialogo fra arte e scienza, con contaminazioni storico culturali anche nella parte mineralogica. La narrazione parte dalle origini del collezionismo fiorentino rinascimentale, con le vetrine che ospitano opere in pietre lavorate appartenute ai Medici, tra i quali spiccano due coppe in diaspro e una coppa in giada nefrite appartenute a Lorenzo il Magnifico, come riporta l’incisione LAURMED. L’esposizione continua con reperti del collezionismo più moderno, una selezione di minerali naturali provenienti dalle collezioni di Alberto Ponis, Adalberto Giazzotto e Giancarlo Brizzi. Si tratta di campioni di varie dimensioni e di grande valore di quarzi, berilli, tormaline, provenienti da varie parti del mondo. Uno spazio è dedicato ai minerali dei nostri territori, provenienti da miniere che hanno fatto la storia del collezionismo italiano e richiamano l’importanza di alcune regioni nella nostra tradizione mineraria: lo zolfo di Sicilia, il marmo e la pirite di Toscana, le covelline della Sardegna. Info 0552756444.