Sos dalla Leopolda: «Così imprigionate il nostro quartiere»
I nuovi capolinea Ataf nell’area della Leopolda rappresentano un «problema di sicurezza e di vivibilità». L’allarme arriva dall’associazione dei residenti di questo quartiere nato dieci anni fa e ancora incompiuto. Qui c’erano già sei posti dedicati alla fermata dei bus, utilizzati dalle linee 35, 29 e 30. Ma da domani ne diventeranno 25. «Il progetto di incrementare i posti era stato accantonato per i suoi effetti negativi, ma è stato ripreso in seguito all’emergenza del traffico nella zona della stazione di Santa Maria Novella, connessa ai cantieri della linea tramviaria — afferma Salvatore Gurrieri, presidente dell’Associazione Leopolda Viva — però mettere 25 posti autobus in un quartiere di circa 1.000 abitanti, in cui è presente anche un albergo, collegato al resto della città da un solo sbocco significa bloccarlo». I residenti temono che via Elio Gabbuggiani (la strada che permette l’immissione da via Michelucci a viale Fratelli Rosselli) diventi un imbuto che renderebbe difficile anche l’intervento dei mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. Già adesso, con le tre linee presenti, basta un niente per ingolfare la zona (basta andare lì quando c’è uno spettacolo al vicino Teatro dell’Opera o quando c’è un evento nell’ex stazione), con le auto e i bus che si bloccano tra i semafori di accesso al viale. «Comprendiamo la necessità di contribuire all’attuale emergenza traffico, ma facciamo presente che le altre due aree limitrofe di “sfogo”, Fortezza e Piazza Vittorio, sono spazi liberi e senza problematiche di sicurezza».