Sousa, Pesce d’aprile. Venuto male
Il mister: Corvino mi ha proposto il rinnovo. Ma l’incontro non c’è mai stato
Lo raccontano molto compiaciuto, Paulo, dopo il suo Pesce d’aprile. Peccato che abbiano riso in pochi, un po’ perché il portoghese avrà anche una voce melodiosa ma non eccelle in vis comica, e poi perché i Pesci di aprile di Sousa (quelli involontari però) hanno da tempo un po’ stancato, tra giocatori fuori ruolo, frecciate alla società e scelte azzardate che sono costate punti importanti.
Il vero scherzo, semmai, sarebbe stato quello di provare a spiazzare tutti seppellendo, almeno per un giorno, la sua ascia di guerra. Niente da fare, ma non si può certo parlare di occasione sprecata o di scivolone, visto che il portoghese, insieme al suo consigliere personale Sem Moioli, aveva avuto modo di riflettere a lungo durante la sosta di quindici giorni dovuta alle nazionali, su quali dovessero essere le prossime mosse mediatiche. Così in casa Fiorentina il Pesce d’aprile di Sousa ha avuto l’effetto di un pessimo baccalà alla portoghese: decisamente pesante da digerire. Un po’ come questo faticoso ed estenuante addio iniziato addirittura nel gennaio del 2016 . Meglio allora continuare con il conto alla rovescia (dopo la partita di oggi mancheranno solo 8 gare), sperando che nonostante tutto esista ancora una Fiorentina in grado di concentrarsi solo sul campo. Per gli scherzi (mal riusciti) Sousa avrà tempo. Magari in Germania. P.s. Chissà se lì amano gli Aprilscherz...