Droga, i nuovi consumatori «Più della metà è under 40»
L’ALLARME DEGLI ESPERTI
Firenze è una città da record per uso di cocaina. Mentre l’eroina, sconosciuta agli adolescenti degli anni ’90, è ormai tornata con prepotenza. Altro che nuove droghe, gli esperti spiegano che a comandare sono sempre le solite note. Basti pensare che dai dati che emergono dai Sert fiorentini il 73 per cento delle persone trattate ha problemi con l’eroina. Molti sono tossicodipendenti di lunga data, abituati all’ago e alla siringa. «Ma se tra gli adolescenti degli anni ’90 l’eroina era scomparsa, è tornata a inizio anni 2000 e ora è di nuovo un fenomeno di dimensioni importanti, anche se i giovani che si bucano non sono di meno e oggi preferiscono sniffarla o fumarla», spiega la direttrice del Sert di via Lorenzo il Magnifico, Adriana Iozzi. Nel 2015, sono stati 80 gli under 20 trattati dai tre Sert di Firenze. Oltre il 20% sono nuovi consumatori, e più della metà di loro ha meno di 40 anni.
Quanto alla cocaina, sono le analisi delle acque dell’Arno svolte a più riprese nell’arco degli ultimi undici anni dall’Università di Firenze a dimostrare le dimensioni eccezionali del fenomeno in città: in base alle quantità riscontrate nel fiume si stima che almeno un fiorentino su cento ne faccia uso, circa centomila tra città e provincia. «Le cosiddette “nuove sostanze” esistono e in certi casi sono molto pericolose — spiega la professoressa Elisabetta Bertol, del dipartimento di tossicologia forense di Careggi — Ma la mia impressione è che sia nell’interesse delle grandi mafie concentrare l’attenzione sulle “nuove”, per distogliere l’attenzione dal vero problema: le sostanze stupefacenti “tradizionali”». Il fenomeno delle «nuove» rappresenta comunque un problema reale: gli «architetti della droga», all’interno di laboratori domestici, inventano molecole per sfuggire alle restrizioni di legge, visto il lento iter necessario per identificare, classificare e vietare una sostanza. Tra il 2009 e il 2015 sono state 456 le molecole registrate dal sistema nazionale di allerta precoce. Ma le sostanze che entrano ed escono dal mercato per brevissimo tempo — attraverso il web, nelle discoteche o ai rave — sono molte di più. Tra le sostanze messe sotto attenzione da parte degli esperti, c’è la «supercannabis»: non è una nuova droga, è semplicemente la tradizionale canapa trattata in modo da moltiplicare fino a dieci, venti volte la concentrazione del Thc, il principio attivo: «Tanto più è concentrato il principio attivo, tanto più aumentano le conseguenze sul lobo frontale», spiega Bertol.
Il rischio è soprattutto per gli adolescenti: «L’uso precoce di sostanze farmacologicamente attive sulla psiche comporta una forte interferenza con i processi di maturazione e sviluppo cerebrale dell’adolescente. È a quell’età che si consolidano diverse funzioni neuropsichiche in relazione sia ai meccanismi di apprendimento, di memorizzazione, della motivazione, del coordinamento e dei sistemi della gratificazione», ha scritto la docente in un recente articolo pubblicato su Toscana Medica, «Le nuove droghe sintetiche». Un mito da sfatare, secondo la docente di medicina legale all’Università di Firenze, è anche quello della pericolosità delle droghe mal tagliate. Il taglio, ovvero la diluizione della sostanza, viene quasi sempre fatta con sostanze zuccherine innocue. «E anche se la dose viene allungata con sostanze diverse, non saranno mai pericolose tanto quanto il principio attivo», sottolinea. «Il pericolo maggiore quindi è inverso, la droga troppo pura: il consumatore abituato a un’eroina con un principio attivo al 2030%, rischia l’overdose quando si trova di fronte una dose molto più pura.
La tossicologa A Firenze la fanno ancora da padrone le vecchie droghe, ma le sostanze create in casa sfuggono ai controlli