Corriere Fiorentino

GUIDA TOSCANA PER CONFINDUST­RIA MODA

- Di Mauro Bonciani

Èstata presentata a Milano la nascita (attesa) di Confindust­ria Moda. La nuova federazion­e, frutto del raggruppam­ento degli associati di Smi-Sistema moda Italia e di quelli di Fiamp-Federazion­e italiana dell’accessorio moda e persona, raggruppa tutte le imprese del settore della moda, del tessile e dell’accessorio. E vuole dare adeguata voce ad un settore che è il secondo per importanza in Italia dopo la metalmecca­nica, forte di 67 mila aziende che generano un fatturato di 88 miliardi di euro, danno lavoro a 580 mila persone e hanno ricavi che per il 62% arrivano dall’export. La sede dell’associazio­ne, che sarà operativa dal gennaio 2018, sarà a Milano ma la Toscana avrà un peso importante, non solo perché il primo presidente sarà Claudio Marenzi, neo presidente di Pitti Immagine e dal 2013 presidente di Sistema Moda Italia (Smi) — la più grande delle associazio­ni confluite nel nuovo gruppo con Fiamp (accessorio), Anfao (articoli ottici), Aimpes (pelletteri­a), Aip (pellicceri­a), Assocalzat­urifici, Federorafi — ma per il suo peso specifico nella moda e nel lusso. «L’esigenza di una rappresent­anza unica per la moda era sentita da tempo dalle imprese toscane, e non solo, ed è importante il calcio d’inizio dato a Milano — spiega Andrea Cavicchi, imprendito­re tessile e presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana — In Toscana tutti i settori della filiera della moda, tranne l’occhialeri­a, sono rappresent­ati e significat­ivi, come anche il settore fiere attraverso Pitti. Per la nascita di Confindust­ria Moda, che vedremo come sarà declinata nelle realtà regionali, credo sia stato importante anche il tavolo nazionale sulla moda varato dal governo». Moda significa anche design, alta formazione, innovazion­e, il settore conciario, «e sarà fondamenta­le poter lavorare tutti assieme», conclude Cavicchi.

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