Corriere Fiorentino

EFFETTO G7 (RISCHI E OCCASIONI)

- di Carlo Nicotra

La riunione dei ministri della cultura dei Paesi del G7 ha portato qualche consistent­e eredità per Firenze e non solo, dall’annunciato vertice delle Capitali europee della cultura che si terrà il prossimo anno e conferma la centralità del capoluogo toscano al piano di salvataggi­o del Museo Ginori. Ma — come al solito — ha lasciato i fiorentini quasi indifferen­ti, merito anche di misure di sicurezza poco visibili, che non hanno inciso se non marginalme­nte sulla vita cittadina. Se nei giorni del vertice avete visto qualche capannello di curiosi, è probabile che cercassero Carlo e Camilla, non i vertici della politica culturale. Tra sette giorni la Toscana ospiterà un altro G7, quello dei ministri degli Esteri, stavolta a Lucca. La Prefettura ha annunciato scuole chiuse nei due giorni del vertice, 10 e 11 aprile, zone off limits in città, anche per residenti e commercian­ti, e divieti che riguardano anche la costa, dove le delegazion­i alloggeran­no. Le segreterie delle associazio­ni di categoria sono state tempestate dalle telefonate di commercian­ti ansiosi: meglio stare aperti o chiudere i battenti nei due giorni del G7 lucchese? Quasi un clima di paura. Peccato. Sia chiaro: le misure di sicurezza sono indispensa­bili, e i ministri degli Esteri sono di sicuro più a rischio contestazi­one di quelli della Cultura. Però serve un’idea, per evitare che di una grande occasione internazio­nale per Lucca — imprese e commercio su tutti — i lucchesi ricordino solo due giorni di disagi.

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