Confindustria, il piano e i nomi di Salvadori «Basta campagne elettorali»
In via Valfonda Salvadori presenta nomi e programma. La prima volta di una vice donna
«Oggi è una ripartenza per la nostra associazione. Una Confindustria unita è più forte e può dare un contributo autorevole alla crescita del nostro territorio». Luigi Salvadori, eletto ieri a grande maggioranza presidente degli imprenditori fiorentini per il biennio 2017-2019, ha scandito questo passaggio, presentando all’assemblea che ha ratificato la sua nomina — dopo la designazione della giunta — il suo programma per Confindustria Firenze. «Vogliamo riprendere il nostro ruolo autorevole, affidabile, essere attori forti», ha sottolineato poi incontrando i giornalisti in via Valfonda e nel programma intitolato «Industria al centro» c’è l’agenda delle priorità dell’associazione, sia per il territorio che per la riforma interna. Per riempire quel «vuoto di rappresentanza, di cui altri hanno approfittato».
Il documento — illustrato assieme alla nuova squadra che comprende la prima volta di una delega sul turismo, ed il ritorno di un vice presidente donna, con l’imprenditrice empolese del settore abbigliamento Azzurra Morelli — chiede di accelerare sull’annoso problema delle infrastrutture e punta molto su progetti e proposte concrete e sulla manifattura 4.0 e la digitalizzazione, anche dei processi interni di via Valfonda. E politicamente, per recuperare il tempo e le posizioni perse negli ultimi anni, punta su «un cambio di passo. Non è più il momento delle lamentele sulle cose non fatte, sugli errori, sulle occasioni perdute: Confindustria è un’associazione d’imprenditori e gli imprenditori guardano avanti; traducendo l’emergenza in azioni, con tempi industriali». Salvadori punta forte sulla Città metropolitana e sulle infrastrutture spiega: «L’aeroporto è determinante, sia per le imprese che qui già sono, sia per attrarne altre e creerà posti di lavoro. Noi ci crediamo. Come crediamo nella Ginori tanto che in un mese abbiamo messo assieme 30 imprese, il ministero della Cultura e la fondazione, dimostrando che nulla è impossibile. Termovalorizzatore e Alta velocità ferroviaria? La politica deve prendere decisioni, dire come dove e quando, deliberando per il meglio con l’aiuto anche dei tecnici, e poi rispettare e attuare in tempi certe queste decisioni. Di certo la burocrazia deve avere meno potere». Altra questione di attualità, il rapporto cantieri, istituzioni, giustizia e giustizia amministrativa, i Tar. «Noi lo abbiamo sempre detto — sottolinea Salvadori — La giustizia deve svolgere il suo compito, non andare oltre i suoi compiti ed incarichi, non finire sui giornali. E non deve cercare di influenzare in modo non giusto l’opinione pubblica».
Per rimettere al centro l’impresa Confindustria chiede meno incertezza — «Una campagna elettorale permanente è il clima peggiore per lo sviluppo. E in Regione ed istituzioni locali la spaccatura nella forza politica che governa avrà certamente strascichi» — un confronto continuo con le altre categorie economiche e una partnership con la Camera di Commercio, proposte per far sviluppare le imprese e quindi il territorio, sostegno alle imprese offrendo servizi e flessibilità. «C’è ancora tanto da fare per essere più presenti sui mercati esteri», ha sottolineato Azzurra Morelli che ha la delega all’internazionalizzazione, mentre Stefano Gabbrielli, vicepresidente con la delega al turismo, aggiunge: «Il nostro primo impegno sarà Firenze Fiera, il cui sviluppo si è arenato». Chiusa la partita fiorentina, in estate partirà quella per la presidenza di Confindustria Toscana, una volta eletti i numeri uno di Toscana Nord e Toscana Sud: «Il clima è già molto migliorato — conclude Salvadori — Il dialogo è già avviato e lo sarà anche coi nuovi presidenti».
Dopo il caso Peretola Il Tar? La giustizia non deve andare oltre i suoi compiti, non deve cercare di influenzare