Corriere Fiorentino

Quell’ava ritrovata, la favorita del principe

L’omaggio della duchessa ad Alice Keppel, che amò Edoardo VII prima del trono

- Chiara Dino

Di lei parlano moltissimi storici, quelli che sanno come vanno le cose del mondo. Lo stesso Raymond LamontBrow­n le ha anche dedicato parecchie pagine delle sue celebri biografie sulla famiglia reale britannica.

Lei era una donna bellissima: «Aveva la pelle d’alabastro, grandi occhi azzurri, una piccola vita e capelli castani» e di nome faceva Alice Frederica Keppel. È a questa signora che, durante il suo tour fiorentino, Camilla, Duchessa di Cornovagli­a, ha dedicato un pensiero e una sosta speciali facendole visita alla Chiesa di St. Mark dove c’è una targa a lei dedicata. Alice, infatti era la sua bisnonna (per via materna). E non era una donna qualsiasi. In virtù del suo glamour, della sua pacatezza, delle sue abilità diplomatic­he e della sua capacità di stare al mondo, pur se per tutta la vita fu saldamente legata al marito George Keppel, ebbe anche il ruolo d’amante speciale del principe Edoardo, figlio secondogen­ito della Regina Vittoria e futuro re Edoardo VII. Era la sua favorita e lo era con il benestare dello stesso consorte che pare dicesse: «Non m’importa quello che fa, l’importante è che alla fine lei ritorni da me».

La storia di George, di Alice e del suo amore per Edward è strettamen­te legata a Firenze. Perché è qui che la favorita del re e il suo consorte legittimo, si trasferiro­no dopo la morte dell’amante coronato di lei. Si dice che Alice — le ragioni del cuore sono insondabil­i — seppur dotata di invidiabil­e self control, dopo aver saputo che il suo amante se n’era andato per sempre (era il maggio del 1910) abbia perso la testa. E più prosaicame­nte si narra, che morto il re-amante anche la famiglia Keppel avesse perso dei privilegi di cui anche George godeva senza battere ciglio. Comunque siano andate le cose i due partirono prima per un lungo viaggio in Estremo Oriente. Poi in Italia dove, nel 1925, acquistaro­no a Bellosguar­do la Villa dell’Ombrellino già dimora di Galileo Galilei. Qui sarebbero morti entrambi a distanza di un paio di mesi nell’autunno del 1947, dopo 56 anni di matrimonio felice. I due erano amici, leali, complici. E qui sarebbero rimasti: le loro spoglie riposano al Cimitero degli Allori.

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La tomba dei Keppel agli Allori
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Un ritratto di Alice Frederica Keppel

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