Giustizia sportiva e campo, il Pisa non può sbagliare
Oggi a Perugia, poi il Cesena: è la settimana decisiva per Gattuso
ha rilevato il club da Petroni a fine dicembre
Sul campo la squadra non vince dal
Ringhio è sempre ultimo, ma non più da solo. Lo ha raggiunto in coda alla classifica (a quota 31) il Latina, a cui ieri la sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale ha inflitto un altro punto di penalizzazione — il secondo dopo quello di giovedì — a causa del mancato rispetto della scadenza dei pagamenti degli stipendi di gennaio e febbraio 2016. Ed ora i laziali rischiano un ulteriore -5 per successive inadempienze.
La salvezza dei toscani passa attraverso i propri risultati — desolanti quelli dell’ultimo mese: appena 4 pari e 2 ko, stasera a Perugia l’imperativo categorico è invertire il trend — e le «disgrazie» delle dirette rivali. Pure l’Avellino, infatti, affronta il rush finale di stagione col fiato sospeso: venerdì è infatti in programma una nuova udienza del processo sul calcioscommesse. La società irpina è accusata di omessa denuncia relativa a una presunta combine di due partite di Serie B del 2014. La Procura Federale ha chiesto una penalizzazione di 7 punti da scontare nell’attuale campionato. In questo caso la squadra di Novellino tornerebbe a sguazzare nelle acque agitate della bassa classifica da cui si era allontanata.
Il Pisa invece ha già saldato il suo conto (salatissimo) con la giustizia: una decurtazione di 4 punti diluita su due tranche, per non aver provveduto entro i termini previsti al pagamento degli stipendi. Storia della gestione Petroni. Che fa parte del passato ma le cui conseguenze si riflettono sul presente. E, chissà, pure sul futuro. Adesso il club osserva la situazione. Con speranza e attenzione.
«Ci auguriamo che le stesse regole siano applicate sempre, e a tutti, con la stessa rigidità e intransigenza», ha dichiarato il presidente Giuseppe Corrado nel giorno (era il 20 marzo) della seconda penalizzazione inflitta dalla sezione disciplinare del Tfn (la prima ad inizio Gennaro Gattuso urla in panchina Per il Pisa inizia una settimana decisiva Sopra, il nerazzurro Tabanelli durante la partita con la Salernitana marzo). Uno scenario in continua evoluzione, come un campionato, quello di serie B, che questa sera vivrà il suo 34 esimo atto, un turno infrasettimanale potenziale determinante, con i nerazzurri che affronteranno in trasferta il Perugia, nel recente periodo protagonista di una maiuscola rimonta che l’ha portato sino al quarto posto.
Di contro, la squadra di Gattuso — nonostante una ritrovata tranquillità societaria — sta attraversando la fase più nera della sua stagione. La vittoria non arriva (l’ultima risale al 25 febbraio), il gioco pure. L’impietosa sconfitta interna contro la Salernitana ha messo a nudo le tante pecche di un Pisa senza velocità. Di gambe e di pensiero. E la difesa adesso appare insolitamente sbadata: è ancora la meno battuta del campionato (23 le reti al passivo in 33 partite, 0,7 di media), ma il dato non cancella le ripetute distrazioni, in alcuni casi deleterie, come la sconfitta di sabato dopo la quale Gattuso si è assunto tutte le responsabilità («La squadra ha paura»), senza però aprire le porte ad un suo passo indietro come accaduto due settimane a seguito dell’1-1 con il Latina.
L’allenatore gode della fiducia incondizionata della società, come ribadito con forza dal presidente Corrado. Certezza che verrà messa alla prova stasera nel quasi testacoda di Perugia e sabato nello scontro diretto dell’Arena Garibaldi contro il Cesena. La settimana da non fallire sta per cominciare.