Corriere Fiorentino

Giustizia sportiva e campo, il Pisa non può sbagliare

Oggi a Perugia, poi il Cesena: è la settimana decisiva per Gattuso

- di Gabriele Noli

ha rilevato il club da Petroni a fine dicembre

Sul campo la squadra non vince dal

Ringhio è sempre ultimo, ma non più da solo. Lo ha raggiunto in coda alla classifica (a quota 31) il Latina, a cui ieri la sezione disciplina­re del Tribunale Federale Nazionale ha inflitto un altro punto di penalizzaz­ione — il secondo dopo quello di giovedì — a causa del mancato rispetto della scadenza dei pagamenti degli stipendi di gennaio e febbraio 2016. Ed ora i laziali rischiano un ulteriore -5 per successive inadempien­ze.

La salvezza dei toscani passa attraverso i propri risultati — desolanti quelli dell’ultimo mese: appena 4 pari e 2 ko, stasera a Perugia l’imperativo categorico è invertire il trend — e le «disgrazie» delle dirette rivali. Pure l’Avellino, infatti, affronta il rush finale di stagione col fiato sospeso: venerdì è infatti in programma una nuova udienza del processo sul calcioscom­messe. La società irpina è accusata di omessa denuncia relativa a una presunta combine di due partite di Serie B del 2014. La Procura Federale ha chiesto una penalizzaz­ione di 7 punti da scontare nell’attuale campionato. In questo caso la squadra di Novellino tornerebbe a sguazzare nelle acque agitate della bassa classifica da cui si era allontanat­a.

Il Pisa invece ha già saldato il suo conto (salatissim­o) con la giustizia: una decurtazio­ne di 4 punti diluita su due tranche, per non aver provveduto entro i termini previsti al pagamento degli stipendi. Storia della gestione Petroni. Che fa parte del passato ma le cui conseguenz­e si riflettono sul presente. E, chissà, pure sul futuro. Adesso il club osserva la situazione. Con speranza e attenzione.

«Ci auguriamo che le stesse regole siano applicate sempre, e a tutti, con la stessa rigidità e intransige­nza», ha dichiarato il presidente Giuseppe Corrado nel giorno (era il 20 marzo) della seconda penalizzaz­ione inflitta dalla sezione disciplina­re del Tfn (la prima ad inizio Gennaro Gattuso urla in panchina Per il Pisa inizia una settimana decisiva Sopra, il nerazzurro Tabanelli durante la partita con la Salernitan­a marzo). Uno scenario in continua evoluzione, come un campionato, quello di serie B, che questa sera vivrà il suo 34 esimo atto, un turno infrasetti­manale potenziale determinan­te, con i nerazzurri che affrontera­nno in trasferta il Perugia, nel recente periodo protagonis­ta di una maiuscola rimonta che l’ha portato sino al quarto posto.

Di contro, la squadra di Gattuso — nonostante una ritrovata tranquilli­tà societaria — sta attraversa­ndo la fase più nera della sua stagione. La vittoria non arriva (l’ultima risale al 25 febbraio), il gioco pure. L’impietosa sconfitta interna contro la Salernitan­a ha messo a nudo le tante pecche di un Pisa senza velocità. Di gambe e di pensiero. E la difesa adesso appare insolitame­nte sbadata: è ancora la meno battuta del campionato (23 le reti al passivo in 33 partite, 0,7 di media), ma il dato non cancella le ripetute distrazion­i, in alcuni casi deleterie, come la sconfitta di sabato dopo la quale Gattuso si è assunto tutte le responsabi­lità («La squadra ha paura»), senza però aprire le porte ad un suo passo indietro come accaduto due settimane a seguito dell’1-1 con il Latina.

L’allenatore gode della fiducia incondizio­nata della società, come ribadito con forza dal presidente Corrado. Certezza che verrà messa alla prova stasera nel quasi testacoda di Perugia e sabato nello scontro diretto dell’Arena Garibaldi contro il Cesena. La settimana da non fallire sta per cominciare.

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