Corriere Fiorentino

Il bullo scarcerato torna a molestare

Via Baracca, le critiche di Nardella al giudice e il nuovo fermo. Il Comune: più vigili

- Antonella Mollica

È bastato che tornasse in via Baracca per tornare a molestare i residenti. Il «bullo», così lo chiamano, era stato appena rimesso in libertà dal gip dopo l’arresto di sabato scorso. Una decisione, quella del giudice, che aveva suscitato le critiche del sindaco Nardella: «Così i cittadini si sentono indifesi». E nel pomeriggio di ieri le molestie del bullo sono ricomincia­te tanto che è stato nuovamente fermato e condotto a Careggi per il Tso.

C’è un nuovo capitolo nella storia del bullo di Novoli, il rumeno di 38 anni che da giorni terrorizza Novoli. Ieri pomeriggio un commercian­te della zona ha chiesto l’intervento della polizia perché l’uomo aveva iniziato a infastidir­e una donna e quando gli agenti sono arrivati Dimitru Grosu, come al solito, ha reagito male. Per questo è stato richiesto l’intervento del 118 che ha portato l’uomo a Careggi dove è stato sottoposto a tso, il trattament­o sanitario obbligator­io.

Per qualche giorno quindi i residenti della zona intorno al supermerca­to Lidl potranno respirare. Poi, a tso concluso, il problema si ripresente­rà. E tra i residenti di Novoli tornerà la paura per quell’uomo che gira per le strade con le spranghe in mano, che importuna i passanti, che si siede in mezzo alla strada e blocca il traffico.

Ieri intanto l’assessore alla polizia municipale Federico Gianassi, al termine di un incontro con i residenti, ha annunciato su Facebook che già da oggi aumenterà i vigili in strada proprio contro il bullo. La Procura, dal canto suo, ha annunciato il ricorso in Cassazione contro la decisione del giudice Gaetano Magnelli di non convalidar­e l’arresto eseguito sabato dai carabinier­i della stazione di Peretola. Il giudice lunedì aveva ritenuto l’arresto per resistenza non giustifica­to. Il rumeno aveva colpito con una testata al petto un luogotenen­te dell’Arma ma per il giudice il fatto non è particolar­mente grave nè il bullo si può considerar­e pericoloso.

«La testata — scrive Magnelli — è stata inferta mentre usciva dall’auto di servizio quando la situazione era di assoluto controllo da parte dei militari proprio davanti alla caserma»e Grosu quando è stato raggiunto dai carabinier­i «era tranquilla­mente seduto sulla panchina».

Terminata l’udienza di convalida il bullo è ritornato immediatam­ente al solito posto, davanti al supermerca­to Lidl. Per questo ieri mattina l’associazio­ne di estrema destra Casa Pound aveva annunciato di voler scendere in piazza a difesa del quartiere. «L’unico modo per non morire nel terrore — avevano spiegato da Casa Pound — è quello di vivere Firenze con delle passeggiat­e per la sicurezza. Noi non avremo mai paura di camminare nelle strade della nostra città visto che il sindaco Nardella e la sua giunta comunale hanno dimostrato di fregarsene». «Le decisioni dei magistrati vanno sempre rispettate — ha detto il sindaco Dario Nardella — ma non posso non rilevare come tantissimi cittadini si sentono, di fronte a episodi del genere, indifesi e sfiduciati. È un problema serio verso il quale è necessario giocare tutti in squadra con grande senso di responsabi­lità per evitare che prenda campo non solo a Firenze un’idea di giustizia fai da te e di sfiducia nei confronti delle istituzion­i».

Palazzo Vecchio Il sindaco: così i cittadini si sentono indifesi. E l’assessore annuncia più vigili

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Il palo con i fiori
 ??  ?? Dimitri Grosu fotografat­o in via Baracca L’uomo da tempo molesta i passanti e blocca il traffico sedendosi in strada
Dimitri Grosu fotografat­o in via Baracca L’uomo da tempo molesta i passanti e blocca il traffico sedendosi in strada

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