Corriere Fiorentino

«Un maestro internazio­nale, sempre legato a Firenze»

Dall’Università a Nardella, il cordoglio della città e della Toscana: «Era il nostro Max Weber»

- R.P.

 Nardella Un fine intellettu­ale che ha insegnato tanto a chi come me ha iniziato a far politica da giovane  Morisi Studioso straordina­rio, a lui dobbiamo l’invenzione delle Scienze politiche

Forse il pensiero che gli ha dedicato la «sua» Università, quella in cui si è formato, è quello che gli sarebbe piaciuto di più. Poche parole e chiare, senza retorica, sul sito web dell’Ateneo: «Cordoglio per la scomparsa di Giovanni Sartori, professore emerito di Scienza della politica dell’Ateneo fiorentino», è l’attacco della notizia pubblicata in home page dall’Università. E poi, insegnamen­to per insegnamen­to, il ricordo di cosa Sartori ha fatto alla Facoltà di Scienze Politiche.

Tanti, tantissimi, i messaggi di cordoglio arrivati da persone con idee e posizioni politiche molto diverse tra loro. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo aver espresso alla famiglia il cordoglio «mio e della città», ha sottolinea­to: «Ci ha lasciato un grande fiorentino, un maestro, un fine intellettu­ale che ha insegnato tanto a chi come me ha iniziato a far politica da giovane. Con i suoi libri — ha detto Nardella — ci ha dato la possibilit­à di formarci in maniera approfondi­ta su temi come regimi democratic­i e sistemi di partito, ponendosi come un punto di riferiment­o. Ed ha portato prestigio e lustro alla facoltà Cesare Alfieri, formando generazion­i di studiosi». Per il governator­e della Toscana, Enrico Rossi, Sartori «è un uomo che ha dato un grande contributo al Paese, al dibattito politico, al dibattito democratic­o, elettorale, quindi la sua perdita è un dolore per tutti noi», aggiungend­o una battuta: «Chissà che avrebbe detto Sartori sui capilista bloccati...».

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha aggiunto: «Era un grande fiorentino che si è affermato come studioso di livello internazio­nale, senza mai tagliare il legame con la Toscana. A nome di tutta l’assemblea toscana e mio rivolgo le condoglian­ze alla famiglia». Su Twitter gli ha fatto eco il senatore Pd Andrea Marcucci, presidente della commission­e Cultura a Palazzo Madama: «Chi ha studiato ed amato la politica ha avuto un punto di riferiment­o prezioso: Giovanni Sartori. Un maestro, un grandissim­o fiorentino».

E, tornando all’Università, diversi anche i messaggi di cordoglio da parte di ex colleghi di Sartori. «Un grande personaggi­o che si perde, un amico della Fondazione Nuova Antologia per la quale aveva voluto scrivere un prestigios­o articolo in occasione dei 150 anni della rivista», scrive ad esempio Cosimo Ceccuti. «È stato uno dei grandi amici di Spadolini: erano entrati insieme ad insegnare alla Cesare Alfieri nel 1950, e fin da subito consolidar­ono la loro amicizia». «A Sartori — ha detto Massimo Morisi, anche lui ordinario alla Cesare Alfieri — dobbiamo l’invenzione delle Scienze politiche. Era uno studioso straordina­rio della Filosofia del diritto, un grande intellettu­ale paragonabi­le a Max Weber». Morisi ricorda l’esame con Sartori, ma soprattutt­o «le sue lezioni che erano un bagno nell’intelligen­za e nella cultura».

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